Passata la festa, quella rosa del Giro d’Italia, il Belvedere Puccini si riscopre un cantiere. L’asfalto steso di fretta sotto la pioggia, a 48 ore dalla partenza, per tracciare la strada alla carovana dei ciclisti è stato smantellato. E così il grande tappeto rosa e quello d’erba che hanno garantito un bel colpo d’occhio alle centinaia di appassionati arrivati sulle sponde del Massaciuccoli per spingere, idealmente, i campioni del ciclismo verso il traguardo.
"Per Torre del Lago ospitare la partenza del Giro è stato un evento storico, che ha riunito tutti e mostrato il lato comunitario del nostro paese. E bisogna rendere merito a chi ha pensato e si è adoperato per tutto questo" dicono ad una settimana dall’evento i consiglieri della Lega Alberto Pardini e Walter Ferrari. "Ma..."
Ma se ogni polemica è stata rinviata, "lasciando sotto al grande tappeto rosa la “polvere” del cantiere", per non guastare la festa, ora che il tappeto è stato sollevato spunta un’interrogazione. "Con la stessa onestà intellettuale – dicono Pardini e Ferrari – è arrivato il momento di capire perché e per quali responsabilità i lavori non solo non sono stati completati in tempo per questo importante appuntamento. Sperando che, a questo punto, lo saranno per l’inizio dell’estate".
Per questo i leghisti hanno presentato un’interrogazione alla giunta Del Ghingaro, "per capire cosa è successo, perché il “serratissimo cronoprogramma” (come veniva definito) non è stato rispettato". "E – aggiungono – se da un lato ci sono stati alcuni imprevisti, dall’altro non si possono trascurare le numerose segnalazioni dello scorso autunno, di un cantiere lento, con pochi operai impegnati, fatte da rappresentanti politici, cittadini e commercianti". Non entrano nel merito del progetto, "che attiene al gusto personale e, soprattutto, rientra nelle legittime scelte dell’amministrazione comunale, anche se per quanto ci riguarda avremmo operato diversamente, ma sicuramente nei lavori qualcosa non ha funzionato come avrebbe dovuto ed è doveroso sapere per quali motivi. Adesso – concludono – la priorità è concludere l’opera presto e bene, anche e soprattutto per rispetto di Torre del Lago e di quei residenti e commercianti del Belvedere che hanno sopportato mesi e mesi di disagi logistici e lavorativi senza fiatare".