
I cittadini hanno presentato il documento lo scorso 23 dicembre "Restano dubbi, la fase emergenziale non è ancora conclusa".
Continua a tenere banco la questione della Cava Fornace, con i cittadini ancora protagonisti di un nuovo passo avanti. Il Comitato dei cittadini per la chiusura di Cava Fornace lunedì 23 Dicembre ha depositato, infatti, un esposto presso le Procure di Massa e Lucca, come preannunciato durante l’incontro pubblico avvenuto il 30 Novembre a Villa Schiff di Montignoso, dopo un attento studio della documentazione disponibile e dopo meticolose indagini effettuate dai legali e dai tecnici del Comitato a seguito del crollo del 6 Maggio 2024.
"Restano tanti i dubbi, l’assenza di comunicazioni ufficiali sulla situazione in discarica, le timide rassicurazioni del gestore - spiegano i membri del Comitato in una nota che fa chiarezza sulla situazione -. La fase emergenziale post 6 Maggio non è ancora conclusa visto che il percolato continua ad essere convogliato nella pubblica fognatura massese".
"Non abbiamo notizie di nuove e recenti analisi fatte da Arpat nell’area interessata dallo sversamento, un’area che comprende oltre alla discarica, l’Aurelia, la Fossa Fiorentina e il Lago di Porta, il centro abitato di Renella e Strettoia, nonostante fin da subito avessimo chiesto un monitoraggio attivo per valutare gli impatti, di quanto accaduto, sull’ambiente e sulla salute - proseguono- . Siamo ancora in attesa di un incontro con l’assessora Monni e i tecnici regionali per rendere evidente, a chi dovrà decidere del futuro della discarica, cosa significa avere un’industria insalubre di prima classe in prossimità di un’area protetta. La discarica di Cava Fornace non avrebbe mai dovuto essere autorizzata. Ora è il momento di chiuderla definitivamente e avviare la bonifica del sito".