È finita sul viale Regina Margherita la latitanza di un uomo, chiamato a scontare cinque anni di reclusione per furto, rapina e lesioni. E che evitare il carcere aveva provato ad inventarsi una nuova identità, smascherata dai carabinieri.
Sul lungomare di Viareggio, la scorsa sera, i militari infatti intervenuti a seguito di una segnalazione, per un uomo descritto in forte stato di agitazione. C’è voluta una lunga ed articolata azione di persuasione, per sedare le sue escandescenze, ma alla fine i carabinieri sono riusciti a riportarlo alla calma. E anche a farsi dare le generalità. Il suo atteggiamento però non ha convinto i carabinieri, e così l’uomo è stato accompagnato alla stazione di Torre del Lago dove è stato sottoporlo ad ulteriori accertamenti.
I successivi riscontri – svolti grazie ad un incrocio di informazioni con le banche dati delle Forze di Polizia – hanno poi effettivamente confermato i sospetti sull’uomo. Un 55enne originario della Romania che, al rientro da un viaggio dal suo Paese d’origine, era riuscito a modificare il proprio cognome nel tentativo di rendere più difficoltosa l’identificazione ed evitare il riconoscimento in quanto consapevole di provvedimento restrittivo pendente a proprio carico.
In effetti, gli accertamenti effettuati dai Carabinieri hanno permesso d’identificare inequivocabilmente l’uomo quale destinatario di un ordine di custodia cautelare in carcere per furto, rapina e lesioni.
L’esperienza dei militari i e la conoscenza del territorio ha così permesso di porre fine allo stato di irreperibilità del 55enne, a carico del quale è stata infatti eseguita l’ordinanza di custodia cautelare. In forza della quale l’uomo è stato immediatamente associato alla casa circondariale San Giorgio di Lucca, dove sconterà i cinque anni di reclusione.
Nella notte di controlli il 55enne non è stato però l’unico a finire nei guai. Nella stessa serata infatti i Carabinieri del nucleo radiomobile – impegnati quotidianamente nei servizi di prevenzione contro il crimine – hanno notato due giovani extracomunitari vicino ad uno scooter. Insospettiti dall’atteggiamento dei due, i militari hanno sottoposto a controllo ed identificazione i ragazzi accertando che lo scooter era stato rubato poche ore prima. Accompagnati presso gli uffici del Nucleo Radiomobile i due, entrambi magrebini di ventiquattro e ventitre anni, sono stati denunciati in stato di libertà per il reato di ricettazione in concorso.
M.P.