Il Perugia che parte diesel chiude di corsa

Biancorossi tre volte in testa dopo due giornate, anche nell’anno della retrocessione. Il miglior risultato con un punto in due gare

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di Francesca Mencacci

Quanto conta partire bene? La risposta in apparenza è semplice, ma la storia biancorossa ci dice che per il Grifo una bella partenza non sempre coincide con un finale coi fiocchi. Anzi.

Il Perugia nell’anno della retrocessione, nel campionato 2019-2020, dopo due turni di campionato era in testa alla graduatoria con due vittorie. Ma negli otto campionati della gestione-Santopadre il Perugia è partito spesso a mille, per ben tre volte dopo 180 minuti era primo in classifica. Mentre solo in un’altra circostanza aveva conquistato appena un punto come quest’anno, con il ko sfortunato e amaro di Palermo e il pari conquistato al Curi dalla squadra di Castori contro il Parma. Il campionato attuale, c’è da dire, è più complesso e già domenica con il Bari è caccia ai tre punti.

La storia. Nel dettaglio, il Perugia di Camplone, stagione 2014-2015, dopo due turni è primo con sei punti conquistati, alla fine conquisterà i play off da sesto in graduatoria. Primo posto anche nel campionato 2017-2018, con Federico Giunti in panchina e il coreano Han che fa sfracelli. Il finale di stagione sarà accettabile, con un ottavo posto conquistato alla penultina giornata di campionato, un altro esonero (dopo quello di Giunti, anche quello di Breda) e l’uscita di scena al preliminare con il Venezia. La terza volta con il Grifo primo, come si diceva, nella stagione 2019-2020, con finale da dimenticare.

Poi c’è la situazione opposta, quella con un punto in due partite come quest’anno: è la stagione 2016-2017, con Bucchi in panchina, con un viaggio senza sussulti e un finale al quarto posto, il migliore della storia recente del Grifo. Poi la gestione degli spareggi è un’altra storia.

Tre punti nelle prime due gare il Perugia, invece, li ha conquistati un anno fa (con successo all’esordio sul campo del Pordenone e sconfitta interna con l’Ascoli) e nel campionato 2015-2016. Nella stagione passata, con Alvini alla guida, il Perugia ha conquistato un insperato posto negli spareggi, stagione invece anonima quella con Bisoli in panchina, che si è chiusa anticipatamente, senza patemi ma anche senza ambizioni in campionati che, sulla carta, erano sicuramente più alla portata.

Una vittoria e un pareggio, quattro punti in classifica, invece, nella stagione 2018-2019 co Alessandro Nesta in panchina, campionato che si è poi concluso con un ottavo posto e un preliminare avvincente a Verona.