
Il ds Meluso e il tecnico Cangelosi
Il Perugia ha presentato regolare domanda di iscrizione, seguendo alla lettera tutte le richieste della Lega Pro.
Ora i dossier presentati dal Grifo e dalle altre squadre passano al vaglio della Co.Vi.So.C. (Commissione di vigilanza sulle società di calcio professionistiche), che avrà tempo fino al 13 giugno per analizzare nel dettaglio ogni domanda ricevuta, verificando che tutte le società rispettino i criteri economico-finanziari previsti.
Ma la mezzanotte del 6 giugno non è stata altrettanto serena per alcune piazze storiche che hanno alzato bandiera bianca, gettato nello sconforto le tifoserie e che di conseguenza ridisegneranno il prossimo campionato di serie C e il girone del Perugia. Sono due le vittime illustri delle ultime 24 ore prima del triplice fischio: Spal (che ha presentato la propria domanda di iscrizione, ma a quanto pare incompleta. Non sembrerebbero essere arrivati i 3 milioni di euro, più la fideiussione da 700mila, richiesti per procedere con le pratiche per l’iscrizione) e Brescia (per inadempienza rispetto all’obbligo di pagamento dei contributi e degli stipendi fondamentali per l’iscrizione del club lombardo alla prossima Serie C), che dunque spariscono dal calcio professionistico al pari della Lucchese fallita qualche giorno fa. Con l’esclusione ormai certa della Spal, si aprono le porte del ripescaggio, con l’Inter Under 23 in testa: da capire quello che sarà il girone. All’ultimo tuffo, invece, si sono salvate Triestina e Rimini che sembravano in difficoltà. Il girone ’B’ del Perugia perde le due società che si erano salvate ai playout, Lucchese e Spal, una beffa ulteriore per le due retrocesse agli spareggi, Sestri Levante e Milan Futuro.
L’uscita di scena della Lucchese, invece, riapre le porte della C alla Pro Patria. In questo si tratta di riammissione.
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