Grifo, a Genoa serve una missione impossibile

I rossoblù hanno vinto otto delle ultime nove gare interne e non hanno mai subìto gol. Ma il Perugia ha già compiuto blitz inattesi

Grifo, a Genoa serve una missione impossibile

Grifo, a Genoa serve una missione impossibile

Di Gennaro Delvecchio la firma dell’ultimo blitz del Grifo a Genova. Era la stagione 2004-2005, l’ultima volta che le due formazioni si sono sfidate in serie B, la squadra di Colantuono superò Milito e compagni con il gol del centrocampista. Non era facile 18 anni fa, è complicata adesso: i biancorossi sono sulla carta sfavoriti per l’ultimo trend del Grifo e per quello estremamente positivo della squadra di Gilardino che punta alla serie A diretta (ha un vantaggio di quattro punti sulla terza, il Bari). Ma nulla è già scritto: la squadra di Castori in questa stagione ha complicato le cose facili e ha risolto quelle più complicate.

Nulla quindi è impossibile se il Perugia ritroverà la brillantezza di qualche settimana fa, soprattutto perché nel girone di andata i biancorossi fecero l’impresa contro il Genoa e conquistarono i tre punti pesantissimi. Da quel turno c’è da dire che il Genoa ha cambiato allenatore e anche il cammino interno: nove gare casalinghe, otto vittorie e un pareggio. Non solo, in questa lunghissima striscia di risultati la squadra rossoblù non ha subito neppure un gol. L’unica squadra che è riuscita a strappare un punto è stato il Pisa, che ha chiuso il match 0-0. Quattro i blitz compiuti dalla squadra di Castori, due le imprese: sul campo della Reggina nel girone di andata contro un avversario che non aveva subito gol e a Bari, con i galletti già lanciati nelle zone alte della classifica. Due missioni che sembravano impossibili il Perugia le ha rese realtà. Il lavoro della settimana della squadra biancorossa sarà molto mirato: Castori deve recuperare il gruppo prima dal punto di vista fisico e poi sul piano del morale. Perché non è facile camminare sempre in salita e quando il peggio sembrava passato, il Grifo si è ritrovato impigliato nella rete dalla zona calda. Anche ieri l’allenatore del Perugia ha diviso la squadra in due gruppi: i giocatori che sono stati più impiegati in questo tour de force andato in archivio hanno lavorato a parte (Angella, Casasola, Iannoni, Santoro, Capezzi, Cancellieri, Di Carmine, Struna), mentre gli altri sono saliti per una seduta in campo. Restano ancora da valutare le condizioni di Rosi e Lisi, ma stavolta in campo andranno solo i giocatori al meglio. Per compiere l’impresa servono testa e gambe.

Francesca Mencacci