
Il suo ritorno appariva una sorta di miraggio, ma era nel destino. Cesar Falletti indossa di nuovo la maglia rossoverde, pronto a fornire un apporto decisivo di qualità. Il presidente Stefano Bandecchi non ha esitato nel mettere sul tavolo un investimento notevole (vedi quattro anni di contratto) per la trattativa su cui il diesse Luca Leone ha creduto fin dallo scorso gennaio. "Quando mi ha chiamato la Ternana non ho esitato – spiega Falletti – perché avevo tanta voglia di tornare e anche la mia famiglia ne sarebbe stata felice. Portavo nel cuore soprattutto gli ultimi due anni in maglia rossoverde, con quell’incredibile salvezza in Serie B quando tutti ci davano per spacciati. Mi ha convinto il progetto ambizioso della Società che vuole assolutamente tornare nella serie cadetta. E poi, qui sono diventato padre per la prima volta. E stata una cosa bellissima che mi ha fatto crescere tanto. Ho due figli e ne sono innamorato". Le recenti difficoltà sono ormai in soffitta: "Ero andato in Messico per giocare, ma ho visto le partite dalla tribuna. Ho sbagliato scelta. Ringrazio invece il Bologna per la grande opportunità. In ritiro stavo giocando bene, poi mi sono infortunato. Nei quattro mesi di stop ho lavorato duro e sofferto per rientrare. Ma la cosa più importante è che adesso sono a Terni e sono felice". Cesar è consapevole che da lui ci si attende molto, ma è anche razionale: "Non ho la pretesa di essere un leader e non sento addosso particolari responsabilità. Vince il gruppo, non il singolo. Posso fornire un bel contributo, come molti miei compagni. Appena arrivato ho visto che qui c’è grande determinazione da parte di tutti. Si spinge forte anche in allenamento. Nel modulo del Mister mi trovo bene perché posso muovermi bene. Sono anche pronto a correre tanto, perché in C è fondamentale. Prima di arrivare mi sono allenato da solo a casa. Con lo staff sto facendo un ottimo lavoro per recuperare la condizione migliore – conclude –, non credo ci vorrà molto".