FRANCESCA MENCACCI
Sport

Caserta: "Voglio un Perugia pronto a tutto"

Stasera il match ad Arezzo. Il tecnico: "Siamo cresciuti ma dobbiamo capire le situazioni, presto avremo la mentalità vincente che chiedo"

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di Francesca Mencacci

Il Perugia, dopo il pari all’esordio con il Fano e il successo roboante in Coppa con l’Ascoli, si presenta ad Arezzo per il posticipo della seconda giornata di campionato. È il 5 ottobre, una data che per gli allenatori e addetti ai lavori non è un giorno qualunque: oggi infatti, a ridosso del fischio di inizio della sfida in Toscana, chiuderà il calciomercato. Tra attese, speranze e timori. Ma l’allenatore biancorosso non si lascia influenzare da ciò che accadrà lontano dal rettangolo verde. "Non credo ci sia cosa più importante della partita – spiega Caserta alla vigilia – non sono certo concentrato sul mercato".

Già, ma le scelte che farà per la sfida dipenderanno dalle trattative in atto?

"No, io non penso a queste cose, il mercato è imprevedibile, magari quando meno te lo aspetti arriva una richiesta per qualcuno. Ma per me sono tutti disponibili e fanno parte di questa squadra, poi se domani (oggi, ndr) all’ultimo momento un giocatore sceglierà di andare da un’altra parte, mi comporterò di conseguenza. Io faccio la formazione migliore senza pensare mercato, poi se dovesse presentarsi una situazione diversa, vedremo. Io sono l’allenatore del Perugia e cerco di fare il meglio per questa squadra".

Cosa si attende dalla sua squadra con sette giorni di lavoro in più rispetto all’esordio?

"La squadra è cresciuta , anche se c’è tanto da lavorare. Non dobbiamo illuderci per una gara fatta bene, il cammino è molto lungo, dobbiamo resettare e non pensare alla Coppa Italia, quella di Arezzo sarà un’altra partita con altre difficoltà e stimoli: la squadra deve essere brava in questo".

Cosa intende per crescita, sul piano fisico o sull’atteggiamento?

"Intendo dire che la squadra, in qualsiasi momento, deve avere la sua identità. Intendo inoltre dire che finita la gara deve pensare solo alla prossima, analizzare gli errori, le cose buone fatte e lavorarci. Al gruppo chiedo di saper leggere le partite, ci sarà la possibilità di fare quello che vogliamo, ma dobbiamo essere camaleontici e all’occorrenza saper anche cambiare volto. Quando c’è da mandare la palla in tribuna farlo, quando c’è da giocare, giochiamo, che è la cosa più importante. Questa deve essere mia squadra, che sa adattarsi. Certo, non posso pretendere che dopo appena due gare il gruppo abbia la mentalità vincente che voglio, ma stiamo lavorando su questo aspetto".

Le scelte per la sfida di Arezzo.

"Bisogna vedere chi sta bene, chi ha recuperato al meglio, chi è arrivato da poco non ha ancora i novanta minuti, ma giocando spero di avere prima possibile tutto l’effettivo al completo sul piano della condizione. Le scelte dipenderanno da più aspetti".

Lunghi come sta vivendo il suo primo gol in biancorosso?

"Dobbiamo avere pazienza, non dargli troppe responsabilità, dobbiamo farlo crescere con serenità. Perugia non è una piazza facile, è difficile e importante, se merita al di là dell’età con me giocherà. Non guardo mai la di carta identità".

Per Caserta squadra che vince non si cambia?

"Io valuto la settimana, con me sono tutti titolari e nessuno indispensabile, devono tenerci e chi non gioca deve dimostrarmi di voler far parte dei titolari". L’Arezzo.

"Affrontiamo una squadra che gioca bene, cercheranno di vincere, noi vogliamo fare una grande partita, le vittorie fanno crescere la consapevolezza nei propri mezzi ma a me interessa anche la crescita: vincere una gara non giocando bene fa bene al momento, ma ti nasconde le cose. Con il Fano abbiamo capito che il primo tempo era sbagliato e nella ripresa ci siamo calati meglio nella categoria".