Calcio serie C. Il Gubbio riflette, continua la fase di stallo. Ipotesi Catania per il direttore sportivo Mignemi

L'A.S. Gubbio è in fase di stallo dopo l'eliminazione ai playoff. Si attende la rescissione del contratto dell'allenatore Braglia e si discute sul futuro del direttore sportivo Mignemi, con il Catania che potrebbe essere una possibile destinazione. L'esito dei playoff potrebbe influenzare la scelta di Mignemi tra restare in Serie C o puntare su una nuova sfida in Serie B.

È una fase di stallo quella che sta attraversando l’A.S. Gubbio. La delusione dopo l’eliminazione al primo turno dei playoff per la promozione in Serie B è ormai smaltita, lasciando spazio alla visione e programmazione del futuro. Mentre si attende la firma e la conseguente ufficialità della rescissione contrattuale con l’ormai praticamente ex allenatore Piero Braglia, il discorso riguardante il direttore sportivo Davide Mignemi, che va a coinvolgere comunque anche la scelta della futura guida tecnica rossoblù, si allunga ancora di più. Era infatti previsto un incontro nel corso di questa settimana tra lui e il presidente Notari, che è però dovuto slittare a causa di un problema familiare che ha costretto Mignemi a tornare nuovamente in Sicilia. Sullo sfondo, tra le tante società interessate all’ex diesse della Sicula Leonzio, quella che intriga di più è il Catania, sua città natale e che potrebbe anche essere la sua prossima esperienza professionale. I rossoazzurri, però, sono ancora nel pieno della lotta playoff: hanno battuto per 1-0 l’Avellino nella gara di andata del secondo turno nazionale e nella piazza l’entusiasmo continua a crescere in attesa del ritorno. L’esito del percorso nella post season della squadra allenata da Zeoli può risultare decisivo, perché stando alle indiscrezioni, in caso di permanenza in Serie C Mignemi potrebbe sposare il progetto catanese e ripartire da lì, per riavvicinarsi alla sua terra e per avviare un nuovo progetto in un ambiente pieno di ambizione ed entusiasmo. Discorso diverso, invece, in caso di promozione in Serie B, perché la dirigenza del Catania potrebbe puntare su un profilo più esperto e in grado di gestire meglio le necessità della cadetteria e di una squadra che vuole tornare ai fasti di un tempo.

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