Calcio serie c. Gubbio, si chiude l’era Braglia. "Mi dimetto, non ci sono le condizioni per crescere»

Il Gubbio affronta cambiamenti dopo l'uscita dai playoff: il tecnico Braglia si dimette per mancanza di strutture adeguate, ma senza rancore. Si pensa alla prossima stagione, con incertezze sulla guida tecnica e sul diesse Mignemi.

Dopo l’amara uscita dai playoff al primo turno del girone per mano del Rimini, il Gubbio si prepara ad affrontare un’estate di cambiamenti. E il primo è già arrivato: mister Braglia si è dimesso dal ruolo di allenatore dei rossoblù, annunciandolo ieri mattina in conferenza stampa. "Ieri ci siamo visti con il presidente, gli ho comunicato che a me non piace lavorare a metà e che rassegno le mie dimissioni per il prossimo anno. Ringrazio la società, Notari, Mignemi e Pannacci per avermi portato qua e avermi permesso di lavorare in questi due anni. Rinuncio a un ingaggio ma nessuna squadra mi ha contattato, non voglio rubare soldi a Notari che con me si è sempre comportato bene ed ha mantenuto la parola data". La questione principale è quella delle strutture di allenamento, definita dal tecnico toscano come "grave, perché non ti permette di lavorare al 100%. Ci sono tante piccole cose, come la curva mobile che va spostata: 300 e passa persone fanno sentire gli altri a casa; chi vi dice che lavorando sempre su un certo campo o avendo una curva vicina al campo non si poteva fare qualcosa in più? Si può sempre migliorare se si vuole, in questo momento non c’è questa condizione ed è giusto fare un passo indietro". Nessun rancore, comunque, tra la società e Braglia: "Esco arricchito da questa esperienza, mi hanno sempre fatto lavorare come volevo io, ma se adesso si vuole fare il saltino serve una mano a Notari, perché altrimenti si rischia di tornare indietro". Da subito si comincia a pensare alla prossima stagione, a partire dalla guida tecnica. Molto, però, dipenderà anche dalla presenza o meno del diesse Mignemi, che ha ancora un anno di contratto ma grazie al suo ottimo lavoro ha sicuramente attirato su di sé l’attenzione di club importanti che potrebbero volerlo con loro.

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