Scooter e vacanze a Capri, Palamara interrogato a Perugia

Si tratta di altri due fascicoli: uno per corruzione in atti giudiziari e l'altro per rivelazione di segreti d'ufficio

Luca Palamara, arriva in Procura a  Perugia accompagnato dai suoi legali (foto Crocchioni)

Luca Palamara, arriva in Procura a Perugia accompagnato dai suoi legali (foto Crocchioni)

Perugia, 29 luglio 2020 - E' iniziato poco dopo le 15 l'interrogatorio in procura di Luca Palamara, nell'ambito del secondo filone di indagine avviato dalla procura di Perugia. Si tratta di altri due fascicoli: uno per corruzione in atti giudiziari (e non per il generico , "esercizio di funzione', come il primo) e l'altro per rivelazione di segreti d'ufficio.

Nel primo, in particolare Palamara è accusato di essersi fatto pagare quattro soggiorni in un esclusivo hotel a Capri (per circa 6.800 euro) e aver utilizzato scooter di grossa cilindrata - con il pagamento delle relative contravvenzioni stradali - per  " favorire la parte di un processo"  in un caso e indirizzare "le controversie legali"  nell'altro, di due imprenditori suoi amici.

Domani invece riprenderà davanti al gip Lidia Brutti l'udienza stralcio chiesta dai pm Gemma Miliani e Mario Formisano, nell'ambito dell'indagine principale - viaggi e lavori in casa di un'amica pagati da un imprenditore inquisito - per selezionare le intercettazioni telefoniche e realizzate tramite il trojan da far confluire nel fascicolo processuale.

La 'battaglia' tra accusa e difesa si gioca tutta sulle fasi dell'ormai nota intercettazione dell'hotel Champagne a Roma del 9 maggio 2019, tra gli allora consiglieri del Csm, lo stesso Palamara, l'ex ministro Luca Lotti (indagato in Consip) e l'onorevole Cosimo Ferri, per decidere le sorti della procura di Roma nel dopo-Pignatone. Incontro non di rilievo penale ma che - secondo i difensori dell'ex pm di Roma - sarebbe stato intercettato nonostante la presenza dei parlamentari. Un''accusa' alla quale i pm perugini - coordinati dal neo procuratore Raffaele Cantone - avevano già risposto con una memoria depositata al gip, spiegando che le telefonate per concordare l'incontro dalle quali potevano emergere i riferimenti ai parlamentari, furono in realtà ascoltate dalla guardia di finanza solo successivamente alla riunione notturna in albergo. La procura di Perugia ha infatti documentato quando e da chi vennero 'smarcate' le intercettazioni e soprattutto ribadito che il trojan non può essere ascoltato in diretta dagli investigatori ma viene programmato per il giorno successivo e, solo dopo, sbobinato e trascritto.

Eri.P.