Tesei non cambia la giunta, se ne riparla a ottobre

Caso-Melasecche, la presidente incontra i segretari dei partiti di centrodestra. Prima di qualsiasi mossa si attenderà l’esito delle prossime amministrative

Donatella Tesei ed Enrico Melasecche (foto Crocchioni)

Donatella Tesei ed Enrico Melasecche (foto Crocchioni)

Perugia, 2 settembre 2021 - Stamattina la governatrice Donatella Tesei incontrerà i segretari regionali dei partiti di centrodestra. E dirà loro chiaro e tondo che al momento non ha nessuna intenzione di modificare gli equilibri di Giunta, né tantomeno di fare rimpasti. E sarà così fino alle prossime amministrative, poi se ne riparlerà. Donatella Tesei mantiene il punto sulla questione-Melasecche. L’assessore-consigliere, espulso dalla Lega alla vigilia di Ferragosto, continuerà dunque nel proprio lavoro che lo vede impegnato con deleghe alle Infrastrutture e ai Trasporti. E lo farà non soltanto perché ha la piena fiducia della presidente, ma anche perché metà del gruppo del Carroccio a Palazzo Cesaroni (quattro consiglieri su otto) lo sostiene. Ma tutto resterà bloccato (per ora) poiché Tesei sa bene che se sposta una pedina dell’Esecutivo, dovrà poi anche metter mano al resto. E il resto significa dare un assessore a Fratelli d’Italia, che sul nome non ha neanche un dubbio: Eleonora Pace.

Stamani quindi la governatrice avrà davanti a sé i segretari di Forza Italia, quello di Fdi e Virginio Caparvi, suo "alleato" (si fa per dire) nella Lega. Proprio questì’ultimo spinge un giorno sì e l’altro pure perché Enrico Melasecche lasci la poltrona di Palazzo Donini. Ma i sorrisi dell’ormai ex-leghista perugino trapianato a Terni, la dicono lunga su come finirà questa mini-crisi estiva del centro destra.

Intanto la Lega perde un altro pezzo: Franco Testi, candidato a sindaco di Corciano e consigliere comunale, lascia il partito. "Non mi riconosco più in questa Lega – scrive –. Con amarezza la mia esperienza termina qui. Nella mia qualità di eletto alle amministrative 2018 con oltre 2600 voti rappresentanti il 28,42 % – scrive Testi – manifesto le mie formali dimissioni dalla Lega per Salvini Premier. Vedo in questo partito che mi ha fatto innamorare della politica e del desiderio di partecipazione attiva – conclude – troppe divisioni, troppi personalismi a scapito dei bisogni della gente".

M.N.