DANIELE MINNI
Cronaca

Volano parolacce in aula. Consiglio al veleno

Spoleto, scontro verbale Cintioli-Cesaretti

L’assessore Federico Cesaretti protagonista dello scambio “vivace“ col consigliere Giancarlo Cintioli

L’assessore Federico Cesaretti protagonista dello scambio “vivace“ col consigliere Giancarlo Cintioli

SPOLETO Finisce a parolacce il dibattito in consiglio comunale sulla costituzione di una commissione di studio per pianificare il futuro del centro storico . I protagonisti sono il consigliere comunale d’opposizione Giancarlo Cintioli (Insieme per Spoleto) e l’assessore alla polizia municipale Federico Cesaretti. Cintioli ha aspramente criticato le modalità di costituzione ed operative della commissione accusando Cesaretti di "populismo" e di "prendere in giro i cittadini". Quando Cintioli ha dichiarato che il proprio gruppo non aderirà alla commissione di studio, l’assessore Cesaretti è andato su tutte le furie definendo l’intervento del consigliere d’opposizione "inaccettabile". L’assessore ha ripetuto più volte la frase "si deve vergognare" invitandolo a collaborare con la commissione. La discussione si è trasformata in una vera e propria lite verbale, Cintioli ha dato dell’arrogante all’assessore, invocando l’intervento del presidente del consiglio, Trippetti, a richiamare all’ordine l’assessore scatenato. La discussione si è chiusa con un “vaffa“di Cintioli, partito a microfono aperto e che ha gelato l’aula. Trippetti è stato costretto a sospendere la seduta. Alla fine la pratica è stata approvata a maggioranza