Ventuno piante d’ulivo per il Giardino della Pace

Il progetto internazionale dell’associazione in Italia trova il suo fulcro a Paciano

Paciano fulcro del progetto di respiro internazionale “The garden of peace“. E’ partita proprio dal piccolo borgo umbro l’idea che sta adesso trasformandosi in realtà di creare ponti tra paesi mediterranei e non, attraverso la realizzazione di tanti giardini composti ciascuno da 21 piante di olivo. Non piante qualsiasi, ma esemplari provenienti dal Banco mondiale del germoplasma dell’olivo di Cordova, presso il quale sono giunte da 21 centri di ricerca di altrettanti paesi produttori di olio.

La neonata associazione “The garden of peace“, presieduta dal pacianese Francesco Serafini, ha consegnato mercoledì mattina nelle mani del sindaco Riccardo Bardelli il contingente di 21 alberelli, destinati appunto alla realizzazione del primo giardino italiano della pace. Contemporaneamente in Spagna, a Cogollos Vega (Andalusia), sta nascendo un analogo spazio verde, con le stesse finalità. Seguiranno a stretto giro altri giardini in Tunisia, Marocco, Francia e Turchia. L’obiettivo principale è quindi realizzare, in vari paesi, un giardino di olivi con varietà provenienti dal bacino del mediterraneo e non solo. Il progetto mira a moltiplicare le piante della Banca Mondiale del Germoplasma olivicolo.

Questa banca, costituita trent’anni fa dalla Fao e sostenuta dal Coi (Consiglio oleicolo internazionale), ha lo scopo di salvaguardare il patrimonio genetico olivicolo costituitosi nei secoli anche grazie all’espansione dell’olivo in tutto il mondo. La sua missione prevede la caratterizzazione, la conservazione, l’identificazione, la documentazione, la diffusione di materiale varietale autentico, autocnono e sano. Intanto a Paciano, località nel cui nome è già contenuto un richiamo alla pace, è giunta la prima collezione destinata all’Italia.