Terni, rivolta in carcere: 50 detenuti danno fuoco agli uffici. Dieci agenti feriti

Tutto è nato per il rifiuto da parte di un agente a un detenuto che chiedeva della vernice per ridipingere la cella. Il detenuto ha aggredito il poliziotto e istigato gli altri detenuti alla rivolta

Rivolta nel carcere di Terni

Rivolta nel carcere di Terni

Terni, 16 ottobre 2022 -  Il reparto di Media sicurezza del carcere di Vocabolo Sabbione distrutto e inagibile. Una decina gli agenti di polizia penitenziaria che sono dovuti ricorrere alle cure dei medici dell'ospedale di Santa Maria, per le lesioni e i sintomi da intossicazione. Gli agenti in libertà, richiamati in servizio. E' il bilancio della rivolta dei detenuti andata in scena poco dopo mezzogiorno.

Tutto è nato per il rifiuto da parte di un agente a un detenuto che chiedeva della vernice per ridipingere la cella. Il detenuto ha aggredito il poliziotto e istigato gli altri detenuti alla rivolta a cui avrebbero partecipato in almeno cinquanta. Distrutti gli uffici, il quadro elettrico, le scale interne della sezione. Intatte solo le celle. I reclusi hanno dato fuoco a strutture e suppellettili, utilizzando le bombolette di gas che sono autorizzati a tenere in cella per la piccola cucina.

I sindacati

Subito la rabbia dei sindacati:  " Sono anni che ci battiamo per chiedere più personale - sottolinea Roberto Esposito, del Sarp - . Quello che è accaduto oggi non ci sorprende purtroppo. Un problema che finora né la politica né il Parlamento hanno inteso affrontare lasciando la Polizia penitenziaria a lavorare da sola".  

Fabrizio Bonino del Sappe: "Una situazione di altissima tensione. Si tratta di eventi già ampiamente preannunciati per la mancanza di personale e di una struttura inadeguata alla vita penitenziaria: ormai si tratta di una sezione inagibile sotto ogni profilo, chiediamo un sopralluogo tecnico da parte del PRAP e una visita ispettiva da parte dell'AslL per valutarne l'idoneità sotto il profilo dell'igiene e della sicurezza dei luoghi di lavoro”.