Svaligiato il deposito ferroviario. Rubati attrezzi vari e due autocarri

Bottino ingente, di diverse migliaia di euro. Colpo messo a segno nella notte da una banda di professionisti

Furto da diverse migliaia di euro al deposito ferroviario di via Piemonte. L’inventario è ancora in atto ma il bottino è già particolarmente ingente, tanto da ricomprendere anche ben due furgoni, oltre ad attrezzi e materiale vario per manutenzioni. Colpo grosso, insomma, messo a segno nella notte tra domenica e lunedì, l’ennesimo che funesta la città dove l’allarme furti è ormai emergenziale e sembra non conoscere tregua.

Sotto attacco, ad opera di una banda specializzta, è finito quindi il deposito di Rfi (Rete ferroviaria italiana) che sta ancora facendo la conta dei danni e della refurtiva, come detto detto dal valore decisamente ingente. Le indagini sono condotte dalla polizia ferroviaria. Intanto la dinamica del furto fa chiarmemente pensare che ad entrare in azione siano stati dei malviventi professionisti. Tra mezzanotte e l’una, i ladri hanno scavalcato la rete di recinzione che si si affaccia su via Piemonte e forzando un ingresso si sono introdotti nel deposito dove, tanto per cominciare, si sono impossessati del tecomando della porta-carraia la quale, infatti, è stata aperta dall’interno.

La banda ha quindi fatto uscire i due autocarri, recanti peraltro sulle fiancate le sigle di Rfi, non prima di averli caricati di materiale solitamente usato per le manutenzioni e i ricambi: impianti, arnesi, attrezzi di vario genere. Molto di questo materiale è costituito in larga parte in rame, che come noto ha un florido mercato parallelo illegale. In ogni caso la refurtiva, secondo una delle ipotesi investigative, sarà rapidamente rivenduta, trattandosi di materiale che può avere più utilizzi. Probabile, inoltre, che i furgoni siano stati abbandonati non appena arrivati a destinazione, visto che come detto si tratta di mezzi chiaramente riconducibili a Rfi e quindi facilmente riconoscibili. Al vaglio della polizia anche le telecamere che insistono nella zona e che potrebbero aver ripreso i ladri. Non sarebbero invece a disposizione strumenti di videosorveglianza all’interno dell’area del deposito ferroviario. Che si tratti di un furto su commissione sembrano esserci ben pochi dubbi.

Ste.Cin.