"Superbonus 110, ecco chi ne può usufruire"

L’architetto: ’Condomini o singole abitazioni. Ma sia per il cappotto termico che per l’efficientamento energetico serve la perizia tecnica’

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di Giovanni Landi

Ristrutturare casa e recuperare dallo Stato la totalità delle spese, anzi il 110%. È la possibilità offerta dal Superbonus del Decreto Rilancio, divenuto legge il 17 luglio scorso. Il rimborso avviene attraverso una detrazione fiscale suddivisa in cinque rate annuali, e per adesso copre i lavori effettuati dal primo luglio 2020 al 31 dicembre 2021. A poter usufruire della misura sono sia gli edifici singoli che i condomini. "Per richiedere la sovvenzione – spiega a La Nazione l’architetto Luca Sportellini, esperto in materia – è necessario programmare un intervento principale, cosiddetto "trainante".

In particolare, parliamo dell’isolamento termico delle superfici esterne dell’edificio, chiamato "cappotto", e la trasformazione dell’impianto di climatizzazione in un’installazione centralizzata, nel caso dei condomini, o a risparmio energetico, nel caso degli edifici singoli. Terza ipotesi è quella degli interventi anti-sismeci, già previsti dal precedente Sismabonus". Il decreto stabilisce soglie massime di spesa per ogni tipologia di intervento. A questi lavori generali è possibile affiancare delle operazioni minori, come la sostituzione degli infissi, l’installazione di pannelli solari o fotovoltaici e altre manovre di efficientamento energetico. "La norma – specifica Sportellini – richiede però l’utilizzo di materiali eco-compatibili e soprattutto il superamento di almeno due classi energetiche. Ciò significa che se l’edificio, ad esempio, è in classe D, per ottenere il Bonus è necessario che con gli interventi salga almeno in classe B.

La misura è infatti votata all’ecologia e al risparmio energetico: un fabbricato più performante, con un buon "involucro", consente una minore dispersione del caldo o del freddo". Ma chi valuta l’adeguatezza degli interventi e la congruità delle spese? "Per la dichiarazione di conformità è necessario rivolgersi ai tecnici abilitati. Nel caso dei condomini, generalmente è l’amministratore a prendersi l’onere di avviare la pratica e contattare un professionista, che ad esempio verificherà se c’è spazio per montare una caldaia centralizzata".

Elemento essenziale del Superbonus è la possibilità, per il privato, di cedere il credito d’imposta all’impresa edilizia o a una banca: in pratica saranno loro a sobbarcarsi le spese e ad aspettare il rimborso da parte dello Stato. Le domande per la cessione saranno possibili dal 15 ottobre. "Sia Unicredit che Intesa San Paolo – dice l’architetto – hanno già proposto delle offerte: fornirebbero al committente un finanziamento dell’intera opera in cambio di un interesse minimo, pari al 2% o meno, per il periodo in cui il privato ha trattenuto il capitale. La banca riprenderà poi dallo Stato il 110% del capitale in 5 anni". Perché l’opportunità sia davvero per tutti, però, è essenziale che il termine per completare i lavori sia prorogato, come del resto il Governo pare in procinto di fare. "Dicembre 2021 – conclude Sportellini – è una data troppo vicina e taglierebbe fuori gli interventi più impegnativi".