Sub dispersi dopo un’immersione, uno è umbro

Due sub dispersi in mare a Villasimius durante un'immersione per piazzare boe vicino al relitto della San Marco. Ricerche in corso da parte della Guardia costiera e vigili del fuoco. La nave affondata nel 1941 è meta di escursioni subacquee ma presenta rischi.

Sub dispersi dopo un’immersione, uno è umbro

Sub dispersi dopo un’immersione, uno è umbro

Scomparsi in mare da domenica. È originario di Todi uno dei due sub dispersi nelle acque di VIllasimius dopo un’immersione.

Si tratta di Stefano Bianchelli, 56 anni, un esperto di immersioni, originario di Todi, ma da anni residente a Villasimius. Era insieme a Mario Perniciano, 55 anni di Cagliari. Insieme sono scesi per piazzare delle boe vicino al relitto della San Marco,e non sono più più tornati in superficie.

Li hanno cercati anche per tutta la giornata di ieri Guardia costiera e vigili del fuoco, nell’area del relitto della nave, meta di escursioni subacquee, per un sopralluogo a oltre cento metri di profondità fra le isole di Serpentara e dei Cavoli.

I due, intorno alle 11 di domenica, sono scesi con le bombole e tutta l’attrezzatura per un’immersione di circa un’ora, ma poi non sono risaliti sulla barca d’appoggio, da dove è partito l’allarme lanciato alla sala operativa della Guardia costiera.

Le ricerche sono state condotte anche con l’ausilio di un drone subacqueo ed estese anche alla costa.

Il piroscafo da carico ‘San Marco’, lungo oltre cento metri e costruito nel 1919, giace sul fondale del mare davanti a Villasimius dal primo giugno del 1941, quando fu affondato mentre trasportava principalmente carbone, nella traversata da Civitavecchia a Cagliari, da un sommergibile britannico durante la Seconda guerra mondiale. Nel corso dei decenni è diventato un polo d’attrazione per molti subacquei, ma le immersioni possono anche nascondere gravi insidie.