Il grido dei costruttori. "Costi ormai troppo alti. I cantieri si fermano"

I costruttori a Provincia e Comuni: "Chiediamo di valutare la sospensione dei lavori e l’allungamento dei tempi per i costi troppo elevati"

I costi eccessivi delle materie prime stanno facendo fermare i cantieri pubblici

I costi eccessivi delle materie prime stanno facendo fermare i cantieri pubblici

Perugia, 8 aprile 2022 - Cantieri che si fermano, tempi dei lavori che si allungano di mesi, costi insostenibili. I costruttori e gli enti locali umbri sono alle prese con il grande dilemma di questo post-pandemia relativo all’aumento dei prezzi di materie prime. Con la guerra in Ucraina che ha aggravato la situazione e portato a fermare decine di cantieri che riguardano le strade da rifare, la manutenzione delle scuole e degli edifici pubblici. Un disagio che è già esploso e sul quale serve una riflessione comune per cercare di attutire al minimo l’impatto sull’economia regionale.

Per questo motivo la Provincia di Perugia ha incontrato i vertici dell’Ance Umbria (Associazione nazionale costruttori edili dell’Umbria) per parlare delle difficoltà persistenti delle aziende edili che lavorano con l’ente e indirettamente anche con i Comuni.

I rappresentanti di Ance con il presidente Albano Morelli, il direttore Valter Ceccarini ed Ernesto Di Benedetto hanno esposto dettagliatamente la questione spiegando che "l’aumento dei prezzi di acciaio, cemento, prodotti petroliferi, rame, materiali plastici e loro derivati, insieme ad energia elettrica e gas, stanno rendendo ingestibile la situazione nei cantieri". Per questo motivo "chiediamo a voi dirigenti e amministratori di valutare con estrema attenzione e sensibilità le eventuali istanze della imprese appaltatrici che possono chiedere la sospensione dei lavori, un allungamento dei tempi, magari nella speranza che i prezzi delle materie prime tornino più accessibili.

La non disponibilità dei materiali richiesti per completare le opere – hanno aggiunto – porta inevitabilmente al fermo del cantiere e la guerra in Ucraina sta aggravando una condizione, già difficile dopo il fermo dell’economia dovuta alla pandemia. Molte aziende stanno presentando in tutta Italia delle istanze di riequilibrio delle clausole contrattuali perché i costi della materie prime, ormai alle stelle, non permettono all’azienda rientrare con le spese".

«Da parte nostra c’è la massima disponibilità a ragionare sulla questione – ha detto Erika Borghesi, consigliere con la delega all’Edilizia scolastica che era presente con il vicepresidente della Provincia di Perugia e sindaco di Corciano Cristian Betti – comprendo bene la situazione delle imprese umbre, nella maggior parte dei casi a conduzione familiari che, nonostante i due anni di pandemia lavorano con volontà, in maniera etica e a volte anche rispondendo personalmente per onorare gli impegni. Recentemente – ha aggiunto – c’è stato l’adeguamento del preziario regionale, ma non è bastato a compensare l’aumento dei prezzi delle materie prime. Il Governo dovrà intervenire affinché si trovi una soluzione per compensate gli attuali repentini aumenti delle materie prime". A chiudere è stato Moreno Landrini consigliere con delega alla viabilità, che ha riconosciuto questo "come un importante momento di incontro per aprire un percorso virtuoso di confronto fra l’ente e le imprese che con esso lavorano".

M.N.