"Restituite la reliquia del Papa Santo"

Appello dell’arcivescovo dopo il furto del sangue di Wojtyla dal Duomo. Fiammetta Modena: ’Un gesto vile che offende i fedeli’

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"È un atto grave, voglio sperare che si tratti di un atto di superficialità, voglio sperare che questo atto sconsiderato non sia stato compiuto a fini di lucro: ritornate e restituite la reliquia alla Cattedrale, è un gesto di responsabilità". Sono le parole dell’arcivescovo di Spoleto-Norcia Renato Boccardo a proposito del furto della reliquia "ex sanguine" di S. Giovanni Paolo II, custodita e venerata nella Cappella del Crocifisso della Basilica Cattedrale di Spoleto. È stato il presule il primo a commentare con sconcerto il furto sacrilego, ieri mattina, dopo aver formalizzato la denuncia ai carabinieri. Ignoti hanno scavalcato il cancello della Cappella del Crocefisso impossessandosi di una piccola ampolla contenente il sangue del Papa polacco. La scoperta è stata fatta mercoledì sera dalla sacrestana del Duomo al momento della chiusura. Poi la Curia Arcivescovile ha immediatamente dato l’allarme alla Compagnia dei Carabinieri di Spoleto ed i militari, giunti sul posto, stanno svolgendo le necessarie indagini, visionando anche le immagini delle telecamere dell’impianto di video sorveglianza. La notizia del furto ha suscitato sconcerto diffuso e i commenti si sono moltiplicati. "L’ampolla sacra con il sangue di Papa Wojtyla trafugata dal Duomo di Spoleto, rappresenta un vile gesto e per questo come cittadina umbra sono fortemente rammaricata", così si è espressa la senatrice Fiammetta Modena, di Forza Italia. "Mi auguro – ha aggiunto Modena – che si tratti di un furto non programmato ma che nello stesso modo ha offeso i tanti fedeli devoti a San Giovanni Paolo II". "Mi associo all’appello dell’arcivescovo, monsignor Renato Boccardo agli autori del gesto sconsiderato – ha concluso la senatrice –: restituite la preziosa reliquia del Santo quanto prima, questo furto ha ferito l’Umbria e il mondo intero". Di ieri anche la nota dello scrittore Antonio Modaffari: "È una notizia che fa male – ha detto – e che colpisce milioni di devoti, la speranza è che chi ha commesso questo atto gravissimo torni sui suoi passi e restituisca la reliquia di Papa Wojtyla!". Le indagini come si diceva sono condotte dai carabinieri di Spoleto, guidati dal capitano Giulia Maggi. Allo stato attuale, dopo aver effettuato i tilievi sul posto alla ricerca di impronte e possibili tracce, i militari dell’Arma stanno visionando tutto il materiale della videosorveglianza. L’auspicio è che la reliquia (un’ampolla con delle gocce di sangue del Papa, incastonata in un reliquiario dorato), donata alla Chiesa di Spoleto-Norcia il 28 settembre 2016 dall’allora Arcivescovo di Cracovia, il Cardinale Stanislaw Dziwisz, torni a Spoleto entro il 22 ottobre, quando il sacro oggetto dovrebbe essere trasferita nella nuova chiesa di S. Nicolò in Spoleto, intitolata proprio al Papa polacco.

Daniele Minni