Settanta famiglie accolgono gli ucraini in fuga dalla guerra

La Caritas perugina fa un primo bilancio. Canoniche e strutture caritative ospitano cinquanta profughi

Profughi in fuga dalla guerra

Profughi in fuga dalla guerra

Perugia, 19 marzo 2022. "Settanta le famiglie perugine che hanno dato la propria disponibilità alla Caritas per l'accoglienza dei profughi ucraini. Attualmente sono ospitati 24 ucraini di cui 21 condividono il tetto con famiglie perugine e tre in appartamento". Così il direttore della Caritas diocesana di Perugia-Città della Pieve, don Marco Briziarelli. "Molte di queste 70 disponibilità - spiega- sono all'accoglienza di massimo due persone e in questo momento non utilizzabili, dal momento che i nuclei in arrivo sono composti minimo da tre-quattro persone. Il flusso migratorio è comunque in continua evoluzione e potrebbe variare anche nella sua composizione e quindi anche queste disponibilità restano importantissime. L'auspicio è che il conflitto termini immediatamente e che queste disponibilità all'accoglienza restino inevase”. “Sappiamo – continua don Briziarelli _ di più gruppi di famiglie che stanno arrivando, ma al momento il numero preciso è impossibile calcolarlo. Nella maggior parte dei casi si tratta di persone che giungono dai confini dell'Ucraina sempre con pulmini o autobus, un fenomeno in gran parte ancora legato ai cosiddetti 'ricongiungimenti' con parenti, amici e conoscenti. In quest'ultima settimana sono iniziate ad arrivare anche a Perugia le prime persone che non hanno nessun tipo di legame con i connazionali già residenti”. Le canoniche che hanno già messo a disposizione 14 posti, tutti assegnati, come anche le opere segno e le strutture socio-caritative per un totale di 44 posti di cui 37 occupati. Non da ultimo c'è il Centro di accoglienza straordinaria (Cas), gestito dalla società cooperativa 'Unitatis Redintegratiò, che ha riservato ai profughi ucraini 40 posti di cui 24 già utilizzati.