Nei guai operaio del Comune: droga trasportata con l’auto di servizio. Cinque arresti

L’operazione della guardia di finanza coinvolge anche ex detenuti che beneficiavano di misure alternative al carcere per spacciare

Perugia, 7 febbraio 2024 – Altro che rieducazione o ravvedimento. Le misure alternative alla detenzione in carcere venivano usate per approvvigionarsi di droga e spacciare. Accuse pesanti che hanno portato la guardia di finanza di Perugia a eseguire cinque arresti (di cui uno ai domiciliari) e a notificare una sesta ordinanza cautelare di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Nei guai c’è anche in operaio del Comune, che avrebbe usato l’auto di servizio anche in orari lavorativi per comprare e trasportare la droga.

Gli indagati sono quattro italiani, un albanese e un dominicano, tutti residenti in provincia di Perugia. L’indagine è partita da una segnalazione della polizia municipale per sospette irregolarità sul rifornimento di carburante del mezzo del Comune. 

Gli accertamenti nel nucleo di polizia economico finanziaria della Finanza perugina hanno scoperto la vicenda: un ex detenuto del carcere di Capanne, residente a Umbertide, di origini campane e pluripregiudicato, era ammesso al lavoro esterno e affiancato all’operaio del Comune, ma gestiva un’attività di spaccio di hashish e cocaina. Droga che usava anche per pagare l’operaio del Comune per i suoi servizi.

"Non vi è stata nessuna rieducazione né emenda,l’opera di rieducazione sociale ha fallito” scrive il gip nell’ordinanza cautelare. In due mesi è stato documentato uno spaccio di un chilo e 700 grammi di hashish e di 800 grammi di cocaina. Durante le perquisizioni sequestrato un chilo di hashish diviso in panetti, 1250 euro e, in un bar di Ponte San Giovanni gestito da uno degli indagati, 100 grammi di hashish e 900 euro.