Trenta agenti e 12 luoghi strategici. Movida sorvegliata speciale

Messo a punto il dispositivo per presidiare il centro storico nel prossimo week-end L’assessore Merli pronto a incontrare gli esercenti: "Ma basta shottini ai minorenni"

Movida

Movida

Perugia, 18 giugno 2021 - Un dispositivo di controllo che prevede almeno 35 agenti a piedi – tra polizia, carabinieri, Finanza, Esercito, Municipale e Provinciale – in grado di arrivare anche a sessanta con i volontari della protezione civile e 12 luoghi strategici disseminati per il centro storico di Perugia da dove poter controllare tutto e tutti. Non solo il triangolo del divertimento che spesso si trasforma in movida-selvaggia – piazza Danti e piazza IV Novembre– quindi, ma anche via della Viola, piazza Matteotti, via dei Priori, piazza Morlacchi e piazza Italia.  

Questura e comune si preparano così ad affrontare il prossimo week-end di ’passione’ dopo che gli ultimi fine settimana hanno trasformato l’acropoli nel collo di bottiglia delle riaperture. Senza più lo sfogo di sagre e discoteche, giovani e giovanissimi si riversano nelle vie e nelle piazze del centro e, accanto al sano divertimento, si registrano episodi di violenza, degrado e inciviltà che Palazzo dei Priori non intende tollerare. Nasce in quell’ottica l’ordinanza delle polemiche: stop alcol da asporto dopo le 23 il venerdì e il sabato. Lo stato maggiore del Comune fa notare che in altre città il divieto scatta addirittura alle 21. L’ordinanza anti-alcol ha però provocato la dura reazione degli esercenti. In cinquanta hanno scritto una lettera al sindaco Andrea Romizi chiedendo di ritirare il provvedimento (in vigore fino al primo luglio, salvo proroghe). Con la lettera viene anche chiesto un incontro al sindaco, "pubblico o privato", per trovare "delle concrete soluzioni alle problematiche sottese all’ordinanza". Nelle due pagine i commercianti delle diverse aree del centro criticano i nuovi divieti, giudicati inefficaci nel prevenire quei "riprovevoli fatti denunciati" che "danneggiano per primi gli esercenti stessi", e sottolineano che i ragazzi, anche minorenni, comprano l’alcol in supermercati e minimarket, dove costa meno, per poi consumarlo più tardi. "In netto calo rispetto al passato" viene definito poi il fenomeno degli "shottini": gli esercenti sostengono, pur nutrendo molti dubbi dato che "non appare questo il problema", che potrebbero essere fissati dei prezzi e delle quantità minime, e chiedono che vengano sanzionati coloro che non rispettano le regole, senza danneggiare tutti in modo indiscriminato.  

Uno dei problemi è proprio legato agli shottini: in alcuni casi venduti direttamente a vassoi di carta di 10-20 bicchierini di vodka e miscele alcoliche ad appena 15 euro. Basta un maggiorenne e il gioco è fatto. Ma non sempre. Il drammatico caso della quindicenne violentata in centro l’estate scorsa ha portato alla luce il fenomeno degli shottini acquistati direttamente dai ragazzini. Dopo l’incontro in prefettura con il sottosegretario all’Interno, lo stesso assessore Luca Merli, da settimane in prima linea contro la movida-selvaggia, si è detto pronto a incontrare alcuni esercenti. L’obiettivo infatti è isolare gli scorretti.  

Eri.P.