REDAZIONE UMBRIA

Mobilità, obiettivo comune "Dialogo Umbria-Toscana"

Iniziativa a Chiusi dopo l’appello del Trasimeno, in coordinamento con l’Orvietano e Corciano. Il Pd: "Le comunità locali non siano lasciate sole".

Mobilità, obiettivo comune "Dialogo Umbria-Toscana"

La mobilità è vitale ai nostri centri e piccoli borghi, per la loro vita sociale ed economica.

Per questo il territorio di Chiusi ha risposto all’appello del Trasimeno, in coordinamento con l’Orvietano e con Corciano, per promuovere una iniziativa interregionale dedicata alla mobilità e alle infrastrutture di confine che si è tenuta ieri mattina a Panicale. ’Una strada per la ripresa, connessioni Trasimeno, Umbria e Toscana’, il titolo del convegno indetto dai Dem a cui hanno partecipato i i sindaci e i rappresentanti Pd in Regione, in Parlamento e in Europa.

La consigliera regionale Elena Rosignoli ha toccato il tasto dolente della fermata a Chiusi dell’alta velocità, "il ragionamento sul bacino di utenza che si fa per decidere l’assegnazione di un investimento infrastrutturale è poco concreto – ha detto – si pensa che se c’è poca utenza non ci sia bisogno di infrastrutture ma la poca utenza è molto spesso il risultato della mancanza di infrastrutture".

"Questo ragionamento – ha insistito – va corretto dal punto di vista politico e questo è il compito del nostro partito. Ora che abbiamo appreso che c’è la possibilità che le fermate dell’alta velocità a Chiusi non siano ripristinate dobbiamo impegnarci ancora di più affinché diventino strutturali".

Per la segretaria Pd chiusina Simona Cardaioli, "oltre all’alta velocità c’è il tema dei collegamenti interni, sopratutto nelle aree di margine come le nostre. Siamo molto lontani da quello che chiedono i territori, basti pensare che quest’anno è a forte rischio anche il servizio estivo dell’AV a Chiusi, come appena comunicato da Trenitalia al nostro sindaco".

Per l’onorevole Valter Verini "La Orte Falconara, E78, Nodo di Perugia assieme alle questioni poste dal territorio ampio Trasimeno e Toscano sono problemi regionali e non locali e vanno affrontati in questa ottica".

"Le comunità locali – ha insistito – non devono essere lasciate da sole a combattere per la soluzione del proprio problema ma serve un gruppo regionale che sappia portare tutte queste questioni, assieme al PD toscano, ad una visione di 4 o 5 punti da mettere all’ordine del giorno a livello regionale".