Mafia, l’appello ai giovani "Non giratevi dall’altra parte"

La responsabile di Libera Foligno accoglierà gli ospiti al campo di Pietralunga "Mai abbassare la guardia, è necessaria una costante opera di sensibilizzazione"

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Ha 22 anni ed è referente del presidio di Libera Foligno “Caterina Nencioni“ di Foligno, il più giovane d’Italia ed intitolato alla più giovane vittima di mafia, uccisa nella strage di via dei Georgofil, alla quale sono stati intitolati i nidi del Comune, decorati anche da un murales che celebra le vittime delle mafie. Chiara Di Arcangelo, a metà del suo primo mandato da “responsabile del presidio“, parteciperà al Campo di Libera a Pietralunga, in programma dal 21 al 28 agosto. E proprio Chiara è stata scelta per introdurre ai partecipanti il campo, le attività e gli obiettivi di una settimana che gli ospiti trascorreranno immersi in un bene confiscato alla mafia. Gli iscritti arriveranno da tutta Italia e sono di tutte le età. Anche persone non iscritte e attiviste di Libera. Chiara porterà, anche a Pietralunga, il suo impegno e la sua dedizione: "L’Umbria – dice – viene considerata un’isola felice ma è necessaria una costante opera di sensibilizzazione nei confronti della popolazione. Non tutti, per esempio, conoscono il processo ‘Quarto passo’ e tutto quello che ha voluto dire, e vuol dire anche oggi, per l’Umbria". Così Chiara ha portato nel suo quotidiano questo obiettivo, gestendo l’associazione a Foligno. "Io sono entrata in Libera dopo aver vissuto alcune esperienze a scuola, grazie ai miei insegnanti. A quel punto – racconta – ho deciso di dare il mio contributo". Chiara è una giovane, che parla di mafia ai giovani: "E’ fondamentale parlare ai giovani e negli anni abbiamo organizzato diverse iniziative per cercare di ‘arrivare’ a tutti. I giovani, a scuola, sono particolarmente sensibili a questi temi. Il problema è che servirebbe interesse e attenzione anche dopo l’uscita dal ciclo di studi. Noi lavoriamo per questo".

Alessandro Orfei