Locchi a giudizio Smacchi condannato

Un anno e 10 mesi di reclusione all’ex assistente parlamentare di Veltroni. Per l’ex sindaco e Bottini processo a maggio 2021

Migration

Alla fine sarà processo con l’accusa di peculato per l’ex sindaco di Perugia, già capogruppo Pd in Regione Renato Locchi e per l’allora consigliere regionale Lamberto Bottini. Il dibattimento comincerà il 21 maggio del 2021 davanti al tribunale di Perugia.

Mentre Andrea Smacchi - già assistente parlamentare di Walter Veltroni - , che aveva scelto il rito abbreviato, condizionato all’audizione di un dirigente regionale sulla rendicontazione delle spese sostenute, è stato condannato a 1 anno di 10 mesi di reclusione dal giudice per l’udienza preliminare, Piercarlo Frabotta.

La vicenda giudiziaria è quella, ormai stranota, delle spese irregolari in consiglio regionale per gli anni 2011-2012 che ha già visto a giudizio, o condannati, la maggior parte dei consiglieri regioni di tutti gli schieramenti politici, all’esito delle indagini della Finanza, coordinata dal pm Paolo Abbritti. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Luciano Ghirga e Giuliano Bellucci.

In particolare Bottini doveva rispondere di un solo pranzo non giustificato per motivi istituzionali di 130 euro. Mentre Smacchi – sempre in concorso con Locchi, in qualità di capogruppo che firmò i rendiconti del suo Gruppo in Consiglio – si sarebbe ’appropriato’ di 4mila 800 euro indicandoli con ’spese di missioni e trasferte’ ma senza rendicontare, se non per generici incontri politici. Si tratta di pranzi e cene in bar e ristoranti delle regione. Come, più o meno, è accaduto per la maggior parte degli indati.

All’ex sindaco invece la procura contesta sia 43mila euro di illecito finanziamento al Partito democratico, che peculato per spese non rendicontate.

Nei presunti illeciti versamenti al Pd la procura inserisce 30mila euro di allestimenti spazi espositivi e distribuzione materiale in occasione delle feste del Pd, che spese tipografiche e pure il noleggio di un impianto di amplificazione.

Altri 16mila euro sarebbero invece frutto dell’accusa di peculato: Locchi indicò come ’trasferte, missioni e rappresentanza’, libri, giornali e riviste’, ’studi e convegni’. Una dicitura che sarebbe stata troppo generica per ancorare la spesa alla finalità istituzionale. Si tratta, in particolare di rimborsi chilometrici, l’acquisto di libri (da Scalfari alla Storia delle religioni, all’Olocausto) e cd di musica classica. Poi gli immancabili scontrini di pizzerie, bar, ristoranti e pure 5mila euro di volantini.

Eri.P.