L’amore tra Pietro Vannucci e Chiara Fancelli

Città della Pieve, la storia sarà al centro di quattro giornate speciali per il San Valentino dei 500 anni dalla morte del Divin Pittore

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La storia d’amore tra Pietro Vannucci e Chiara Fancelli sarà al centro di quattro giornate speciali per il San Valentino nell’anno della ricorrenza dei 500 anni dalla morte del Divin Pittore. La città pievese si prepara così a festeggiare il 14 febbraio celebrando la straordinaria storia d’amore di Chiara Fancelli e Pietro Vannucci detto "Il Perugino", che la rese eterna e volto iconico del Centro Italia nel XV secolo, sorpassando addirittura quello botticelliano di Simonetta Vespucci. Un volto, quello di Chiara, che oggi spicca nei più grandi musei del mondo.

Quest’anno l’appuntamento è reso ancora più speciale dalla ricorrenza del cinquecentenario della morte del Divin Pittore. L’iniziativa, che si svolgerà nei giorni 14-17-18-19 febbraio 2023, propone alle coppie un viaggio nel tempo alla scoperta dei luoghi più suggestivi e romantici della città: l’Adorazione dei Magi; il Vicolo Baciadonne, uno dei più stretti d’Italia; il salone con gli Amori degli Dei; la Terrazza di Palazzo Della Corgna; la passerella panoramica di San Pietro e il sipario storico del Teatro Accademia degli Avvaloranti che ritrae il Perugino e Chiara Fancelli. A chiudere il tour guidato un calice di vino offerto alle coppie. All’Oratorio di Santa Maria dei Bianchi, con lo sfondo dell’Adorazione dei Magi, uno dei maggiori capolavori del Perugino, Don Simone Sorbaioli rinnoverà le promesse d’amore martedì 14 e sabato 18 febbraio alle ore 18. Inoltre, presso i bar e i ristoranti di Città della Pieve sarà possibile degustare menù dedicati alla giornata degli innamorati. Ma tornando alla storia d’amore protagonista dell’iniziativa, non si conosce con precisione né la data né il luogo di nascita della musa, ma si presuppone Firenze o Fiesole, nel 1470 circa.

La giovane donna sposò Perugino il 1 settembre 1493, dando alla luce negli anni successivi cinque figli, di cui tre maschi e due femmine. E donando inoltre al marito una dote di ben 500 fiorini d’oro. Dopo il matrimonio si trasferì a Firenze e l’immagine del suo volto, rotondo, dalla bocca stretta e dal mento che si assottigliava gradualmente divenne, dal 1494, una vera icona per l’arte del periodo. Chiara raggiunse una tale popolarità iconografica da diventare, a cavallo tra Quattro e Cinquecento, uno dei modelli di riferimento più diffusi per raffigurare la Vergine e altri personaggi femminili. Per quanto riguarda le visite guidate i riferimenti sono i seguenti: Partenze dall’Ufficio Turistico Comunale in Piazza Matteotti 4 martedì 14 e venerdì 17 febbraio alle ore 16; sabato 18 e domenica 19 alle ore 11:30 e alle ore 16:00. Costo 15 euro a coppia. Per info e prenotazioni 0578 298840 ([email protected]).

S. Minciaroni