REDAZIONE UMBRIA

La protesta degli ’sfrattati’: "Noi in bilico, porteremo la gente da un’altra parte"

L’organizzatore del “Motoincontro Fabio Celaia“ avverte: "Scelta ingiusta" . L’ex assessore Pastorelli: "Opportunità a cui non si dovrebbe rinunciare". .

L’organizzatore del “Motoincontro Fabio Celaia“ avverte: "Scelta ingiusta" . L’ex assessore Pastorelli: "Opportunità a cui non si dovrebbe rinunciare". .

L’organizzatore del “Motoincontro Fabio Celaia“ avverte: "Scelta ingiusta" . L’ex assessore Pastorelli: "Opportunità a cui non si dovrebbe rinunciare". .

Tra le manifestazioni a rischio sfratto dal centro, ci potrebbe essere anche il Motoincontro “Fabio Celaia“, ideato da Eros Celaia in memoria del figlio che perse la vita in sella alla sua moto. Come noto, l’associazione si occupa da anni di educazione e sicurezza stradale, attraverso seminari nelle scuole, lezioni di guida per gli studenti delle superiori e per i più piccoli delle medie, fino all’organizzazione dell’evento che nell’ultima domenica di agosto raduna in piazza IV Novembre tra i 300 e i 350 centauri in arrivo da mezza Italia.

Celaia non è sorpreso quando gli chiediamo se fosse a conoscenza di questa eventualità, dettata dal nuovo regolamento approvato dalla sindaca Vittoria Ferdinandi e dalla sua Giunta. "Sapevo che c’era questo rischio – racconta l’organizzatore del Motoincontro – Quindi nonmi trovate impreparato, amareggiato sì. Provo una grande delusione e francamente non capisco perché si vuole privare la città di questa manifestazione, che tra le altre cose staziona in centro per pochissimo tempo, senza dunque arrecare danni o disagi ai residenti e alle attività economiche". Ma secondo lei non c’è un’alternativa alla piazza più importante di Perugia? "Mi è stato proposto Pian di Massiano - prosegue Celaia - ma non è la location giusta. I partecipanti hanno bisogno di servizi, di un’accoglienza più calorosa ed emozionale, che soltanto il centro storico, luogo simbolo della città, può dare. Sono 12 anni che organizziamo la partenza del raduno in Piazza IV Novembre e non c’è stata mai una lamentela, niente che sia andato storto. Pazienza, vorrà dire che se a febbraio, quando andrò a despositare la richiesta in Comune per rinnovare l’appuntamento sull’acropoli, mi viene risposto “no“, mi saprò guardare intorno. In Umbria ci sono tantissimi borghi pronti ad ospitarci. Dunque ci sposteremo dal capoluogo in cerca di un posto altrettanto bello e suggestivo".

A difendere a spada tratta le esigenze degli organizzatori delle varie manifestazioni in bilico (sembra che nella lista da depennare ci sia anche la “Pallacanestro tre per tre“), l’ex assessore allo sport e ora consigliera comunale d’opposizione Clara Pastorelli.

"Il centro - dichiara - e qui parlo in veste di residente, deve continuare assolutamente ad accogliere eventi di questo tipo per non perdere quella funzione aggregativa e identitaria, per cui è vocato. Parlo di tutte quelle iniziative che veicolano passione, cultura e sport in nome dei principi sani. Cosa c’è di meglio infatti di una competizione sportiva all’aperto, come le gare nazionali di basket? Il primo anno registrarono presenze record. Ci furono cinquemila spettatori, tra cui famiglie e soprattutto giovani in gamba e perbene. Inoltre volevo ricordare che la “Pallacanestro tre per tre“ è uno degli eventi più belli dell’estate: mette insieme le associazioni sportive, il mondo del volontariato e la scuola; integra e educa".

Secondo Pastorelli l’acropoli non può negare l’ospitalità a certi appuntamenti, per altro sempre organizzati in maniera impeccabile. Tra questi, la Coppa Perugina o il Rally dell’Umbria, tanto per fare qualche esempio. "Kermesse – osserva - che veicolano l’immagine della città anche in Europa, visti i partecipanti che arrivano numerosi perfino dall’ estero. Sono una vetrina eccezionale e perderle significa rinunciare a delle opportunità importanti anche in termini economici".

Silvia Angelici