La Biennale Teatro di Venezia premia il talento di Liv Ferracchiati

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Un grande riconoscimento per il teatro umbro. "La tragedia è finita, Platonov", spettacolo dell’artista tuderte Liv Ferracchiati prodotto dallo Stabile dell’Umbria e presentato al 48° Festival internazionale del Teatro di Venezia, è stato premiato ieri alla Biennale Teatro 2020. Una giuria internazionale composta da quattro critici e studiosi di teatro gli ha attribuito la menzione speciale - "Liv Ferracchiati - dice la motivazione - affronta in modo semplice, ma convincente e toccante, il protagonista di un testo classico (Platonov di Cechov) con i suoi propri pensieri autobiografici come lettore della storia. Non è soltanto autore e regista del spettacolo. Interpreta anche la figura di un nuovo personaggio, il Lettore del testo, con una tale e straordinaria e dedicata autenticità, che come personaggio diventa essenziale per il successo dell’opera, impostando un dialogo ironico e illuminante tra se stesso e l’autore russo. La menzione speciale va per aver reso attuale il repertorio nel modo più intelligente possibile: non solo rendendolo attuale, ma avviando anche una riflessione che parte dal qui e ora, gettando una nuova luce su ciò che dobbiamo fare per vivere una vita significativa, come dobbiamo relazionarci con il mondo, come dobbiamo agire, tutte questioni che oggi sono urgenti". E’ grande la soddisfazione del direttore del Tsu Nino Marino, presente alla cerimonia, che commenta con emozione: "Liv Ferracchiati è un artista umbro che il Teatro Stabile ha sostenuto fin dai suoi brillanti esordi, producendo i suoi spettacoli e accompagnandolo nella sua crescita artistica. Mi rende particolarmente felice che la menzione arrivi a un artista che si è distinto in primo luogo per il suo lavoro di drammaturgo. Il Tsu ha sempre considerato la promozione della drammaturgia contemporanea una delle proprie mission fondamentali, ritenendola strumento imprescindibile per la costruzione di una narrazione del presente e lente preziosa per una più profonda lettura della realtà".