Idee per la Torre di Pretola . Giusta sede per l’ecomuseo

L’antica costruzione potrebbe diventare il contenitore dove conservare la storia del Tevere. CLASSI I A, I B, I C DELLA SCUOLA VALENTINI (COMPRENSIVO 13 PONTE VALLECEPPI).

Non tutti sanno che con il termine ecomuseo si indica un territorio caratterizzato da ambienti di vita tradizionali, patrimonio naturalistico e storico-artistico particolarmente rilevanti e degni di tutela, restauro e valorizzazione. Il patrimonio storico, culturale ed ambientale è diventato oggetto d’interesse pubblico attraverso questo la società può conoscere il territorio che la circonda. Un ecomuseo, diversamente da un normale museo, non è circondato da mura o limitato in altro modo, ma si propone come un'opportunità di scoprire e promuovere una zona di particolare interesse per mezzo di percorsi predisposti, di attività didattiche e di ricerca che si avvalgono del coinvolgimento in prima persona della popolazione, delle associazioni e delle istituzioni culturali. Lungo il fiume Tevere esiste una parte di questo ecomuseo, nelle vicinanze di Ponte Valleceppi e Pretola, c’è una Torre antica con un vecchio mulino e c’è un bellissimo percorso verde dove oggi si passeggia e si fa sport, mentre un tempo venivano svolti antichi mestieri come quello degli uncinatori, dei renaioli, dei ciaccabreccia, dei carrettieri e delle lavandaie che lavavano i panni nel fiume per i perugini ricchi.

L’antica Torre di Pretola (alta 24,80 metri) fu costruita nel XIV secolo dalla famiglia Boccoli a difesa del mulino e della villa dei proprietari, dal 1974 è stata acquisita dal Comune di Perugia. Questa Torre potrebbe diventare la sede naturale dell’Ecomuseo del Tevere dove potrebbe ospitare in un ambiente ideale gli itinerari e gli oggetti del patrimonio legati ad antichi lavori che venivano svolti lungo il fiume Tevere con foto antiche, immagini, quadri, poesie e scritti legati a questo museo diffuso a cielo aperto. L’ecomuseo è un’esperienza concreta per vedere, conoscere e riscoprire gli oggetti e gli strumenti di uso quotidiano che si usavano tra la metà dell’800 alla fine del ‘900. La raccolta è organizzata in più installazioni, alcune di queste sono visibili in due sale, e riguardano la musica, la casa, le attività del luogo e la lavorazione dei tessuti. L’Istituzione ecomuseale dovrà saper promuovere una reale partecipazione dei cittadini, responsabile e consapevole con corsi di formazione per guide e operatori ecomuseali che prevedano anche il coinvolgimento di volontari e associazioni. Attualmente l’associazione “Ecomuseo Tevere” promuove iniziative socioculturali quali camminate, visite teatralizzate, canti popolari, incontri aperti, ricerche sul patrimonio culturale. Tutte attività tese a far conoscere e valorizzare l’esperienza ecomuseale, quale concreta possibilità di crescita e sviluppo per la comunità.