ANDREA FABBRI
Cronaca

Giro d'Italia, vigili precettati nel giorno dello sciopero: è polemica

Venerdì 13 sciopero nazionale delle polizie locali, ma a Spoleto e Foligno personale "bloccato" a causa della carovana rosa

I vigili urbani

Foligno, 12 maggio 2016 - Il Giro d'Italia precetta i vigili urbani nel giorno dello sciopero nazionale. Una mbolitazione indetta dal sindacato autonomo Csa-Ospol per protestare ancora una volta per le motivazioni che, paradossalmente, sono alla base dell'atto di precettazione firmato dal prefetto di Perugia Cannizzaro. Venerdì 13 maggio a Roma si ritroveranno vigili urbani e agenti di polizia locale da ogni parte d'Italia per chiedere al Governo di eliminare l'ambiguità che da sempre caratterizza queste particolari figure del reparto "forze dell'ordine". Uomini e donne classificati come impiegati comunali o provinciali quando ci sarebbe da assegnare loro gli stessi indennizzi delle altre forze di polizia; agenti di pubblica sicurezza quando invece c'è da fare servizio d'ordine fuori dagli stadi oppure in progetti per il controllo del territorio. Ma se a Roma potranno arrivare da ogni parte d'Italia e anche dall'Umbria, proprio da una parte del Cuore Verde d'Italia alcuni agenti non potranno spostarsi perchè precettati. Venerdì 13, infatti, il Giro d'Italia di ciclismo passa proprio in Umbria per la settima tappa Sulmona - Foligno. E così il prefetto di Perugia, Raffaele Cannizzaro, ha ritenuto necessario far restare in servizio 19 vigili urbani tra Foligno e Spoleto. 

Una decisione contestata dal responsabile nazionale del Csa-Ospol, Luigi Marucci, che ha scritto direttamente al ministro Alfano per chiedere la revoca della decisione del prefetto. "Lo sciopero è stato indetto regolarmente secondo quanto dispone la legge già in data 24 febbraio 2016 - scrive Marucci - e il ministero della Semplificazione nel prenderne atto aveva disposto la pubblicazione della notizia sul sito internet dello stesso ministero. La prefettura di Perugia, dunque, ha avuto tutto il tempo per poter organizzare la sostituzione del personale di polizia locale aderente allo sciopero. Inoltre, non dovendosi espletare compiti specialistici indelegabili ad altre forze di polizia, né un servizio destinato a perdurare per un lungo periodo, l'impegno del personale ivi destinatovi risulta estremamente esiguo". Infine il passaggio più specificatamente tecnico della lettera del Csa-Ospol al ministro Alfano: "Il provvedimento prefettizio è stato redatto e comunicato il 10 maggio e si riferisce a un evento in programma appena tre giorni dopo, la qualcosa inibisce qualunque facoltà di esperirvi rituale opposizione nell'apposita sede giurisdizionale". Sulla base di queste motivazioni il Csa-Ospol chiede al ministro Alfano di annullare il provvedimento del prefetto. Ma se chiedere è lecito, rispondere, soprattutto in maniera affermativa diventa assai più difficile.