Finisce a processo il “broker“ dei vaccini, è accusato di tentata truffa

Propose alla Regione Umbria la fornitura da una societ risultata non autorizzata

PERUGIA

Avrebbe proposto, in qualità di intermediario, una consistente fornitura di vaccini anti Covid alla Regione Umbria, in un momento storico in cui il loro approvvigionamento era particolarmente critico. Il presunto “broker“, residente in Sicilia, è stato rinviato a giudizio. Per lui il processo di fronte al giudice monocratico di Perugia inizierà il 23 gennaio 2023. All’indagato vengono contestati i reati di tentata truffa ed esercizio abusivo della professione. L’uomo, secondo quanto ricostruito dai carabinieri del Nas, aveva avanzato la proposta di una fornitura di vaccini di una nota casa farmaceutica alla Regione Umbria e ad altre amministrazioni regionali italiane, ottenendo la disponibilità all’acquisto almeno da una di esse. Si sarebbe dichiarato nella possibilità di ottenere la fornitura, chiedendo agli uffici regionali una lettera d’intenti propedeutica all’acquisto dei vaccini. I dirigenti regionali della Sanità, riferisce la Procura, ritenendo anomala la proposta al di fuori dei canali ufficiali di approvvigionamento, avevano presentato denuncia, dando il via alle indagini del Nas. L’indagato, interrogato dai pm perugini, aveva negato di essersi presentato come intermediario, sostenendo di essere un “semplice“ segnalatore per conto di una società svizzera che, si è poi appurato, non era autorizzata all’esportazione di vaccini. Le dichiarazioni rilasciate dall’indagato con quelle acquisite con rogatoria internazionale sono risultate alla Procura discordanti. Ora c’è il rinvio a giudizio.