Festa di compleanno abusiva con i fuochi d’artificio. Nel casolare arrivano i carabinieri

Valtiberina: scattano le multe salate. A Perugia ultimo giorno in zona gialla con assembramenti in centro

L'intervento dei carabinieri

L'intervento dei carabinieri

Monte Santa Maria Tiberina (Perugia), 18 gennaio 2021 -  Festa di compleanno abusiva nel casolare, ma coi fuochi d’artificio finali arrivano i carabinieri. Avevano affittato una villa, ma quella che doveva essere una festa, è finita con le forze dell ’ordine che hanno multato tutti. A tradire l’evento- clandestino visto che è vietato assembrarsi anche nei luoghi privati in questa fase di emergenza sanitaria- sono stati i fuochi d’artificio. Sarebbe di 400 euro a testa la sanzione pro capite toccata ad una quindicina di ragazzi provenienti da tutta la Valtiberina che si erano dati appuntamento in una casa, affittata nelle campagne di Monte Santa Maria Tiberina.  

L’idea era quella di allontanarsi dai centri urbani per non destare troppa attenzione e quel casolare fuori dal mondo rappresentava la meta ideale per festeggiare un compleanno. Sabato sera così un gruppo di ragazzi si sono ritrovati in questo luogo solo apparentemente indisturbato.  

Fin qui niente di male se non fosse che le misure disposte dal Dpcm non consentono questo genere di eventi, neanche se c’è un amico da festeggiare. Nonostante la zona e il casolare fuori da occhi indiscreti l’evento ha avuto un finale a sorpresa quando i ragazzi hanno deciso di incoronare la serata con tanto di ’botti’ per niente passati inosservati: di lì l’arrivo dei carabinieri e le multe salate.  

Ma gli effetti dell’ultimo giorno dell’Umbria in zona gialla si sono riversati anche nelle piazze e le vie dell’Acropoli perugina. Sono stati in tanti, nel pomeriggio di sabato, a concedersi una passeggiata o un incontro con gli amici prima del cambio di colore. Alcune segnalazioni di assembramenti, specie tra giovanissimi che nella zona di Porta Sole (tra via delle Prome, via Mattioli e piazza Piccinino) e Pozzo Campana come racconta un residente, "consumavano alcolici". "Si portano le birre negli zaini, si assembrano in gruppi di cinque, otto persone nei vicoletti e poi bevono scambiandosi le bottiglie e togliendosi la mascherina come se nulla fosse, mentre i ristoratori, così pure le palestre, rischiano il fallimento nonostante abbiano attuato un rigido protocollo anti Covid", lamenta un residente del centro.  

Senza dimenticare l’annoso problema dell’orina nei vicoli dei "salotti buoni" che durante il periodo estivo aveva sollevato una profonda indignazione. Episodi simili si sono verificati in via Pozzo Campana, con la presenza di un gran numero di bottiglie vuote che un residente (componente del comitato spontaneo Etruscamente) ha notato appena uscito di casa. Forze di polizia allertate anche per una accesa lite tra giovanissimi esplosa in via Oberdan, ma all’arrivo delle pattuglie si erano già tutti dileguati.  

Cristina Crisci e Valentina Scarponi