Droga come al mercato. Maxi-blitz a Fontivegge. Sei arresti e altri 15 spacciatori indagati

Lo stupefacente esposto sui muretti, le dosi pesate sul posto ai clienti. A presidiare la zona dello spaccio c’erano anche le "vedette". Oltre 800 episodi ricostruiti e documentati grazie alle telecamere.

Guerra al traffico di droga a Fontivegge con una vasta operazione condotta dalla polizia nella notte tra mercoledì e giovedì, su disposizione della Procura della Repubblica. Indagini a tappeto, con appostamenti, pedinamenti e utilizzo di fotocamere, iniziate a giugno. Circa 800 gli episodi criminosi documentati nell’ambito dell’indagine della polizia di Perugia che indica la zona della stazione di Fontivegge come "una vera e propria piazza di spaccio" nella quale i pusher "agivano indisturbati", fino ad esporre, come fosse il mercato, "la droga sui muretti". L’operazione ha interessato la zona della stazione Fontivegge, la più difficile della città, teatro di ripetuti episodi di criminalità, dove la Polizia ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale del capoluogo umbro, su richiesta della Procura, nei confronti di nove tunisini di età compresa tra i 32 e i 54 anni, "gravemente indiziati", a vario titolo e in concorso con altri 12 indagati – informa la Procura – dei reati di detenzione e spaccio di hascisc, eroina e cocaina.

Il provvedimento cautelare ha disposto nei confronti di sei indagati la custodia in carcere. Per gli altri tre, invece, è stata applicata la misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria. Di questi nove, tre sono attualmente irreperibili e sono state attivate ricerche anche in ambito internazionale. L’operazione è stata condotta dalla squadra Mobile con il supporto del Reparti prevenzione crimine Umbria-Marche e delle unità cinofile antidroga della Polizia di Stato. Le indagini, avviate nel giugno dello scorso anno, si sono sviluppate con molteplici servizi sul territorio, con appostamenti e pedinamenti, ma anche con attività di tipo tecnico come il monitoraggio delle telecamere di sorveglianza e l’utilizzo di fotocamere. Nella zona scelta per lo spaccio i presunti responsabili agivano indisturbati e in maniera palese, talvolta sistemando sui muretti le varie sostanze, come fossero in esposizione, o pesando e confezionando le dosi sul posto alla presenza dell’assuntore. Una vera e propria organizzazione, con la presenza di vedette a difesa della piazza che, monitorando gli accessi, avevano anche il compito di allertare gli spacciatori in caso di arrivo delle forze dell’ordine. Sono state eseguite perquisizioni domiciliari che hanno consentito di sequestrare numerosi supporti informatici che saranno oggetto di accertamento.

"Grazie alle forze di polizia e alla Procura di Perugia per l’attività messa in atto finalizzata al contrasto della criminalità". È quanto scrive sui social il sottosegretario di Stato al ministero dell’Interno Emanuele Prisco, commentando il blitz antidroga della Polizia di Stato a Perugia.