Covid e influenza, 14mila umbri a casa

I virus respiratori interessano in maggior parte i bambini da 0 a 4 anni. La nostra regione, con la Lombardia, è quella messa peggio

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Quasi diecimila umbri a casa con l’influenza e altri quattromila con il Covid. A cinque giorni dalla fine di novembre, i "mali di stagione" si fanno sentire. E a destare un po’ di sorpresa è l’alto numero di persone alle prese con tosse, mal di gola e febbre. Secondo il rapporto Influnet del Ministero della Sanità, in queste ultime tre settimane "si è intensificata la circolazione dei virus influenzali, anche se a far crescere il numero delle sindromi simil-influenzali, in queste prime settimane di sorveglianza, hanno concorso anche altri virus respiratori". Un po’ d’influenza in anticipo quindi, ma anche i primi freddi e la pioggia a provocare i malanni.

E l’Umbria, insieme alla Lombardia, è la regione più colpita in questo momento con un maggior interessamento delle fasce di età pediatrica e in particolare i bambini al di sotto dei cinque anni di età in cui si osserva un aumento dell’incidenza pari a 19,6 casi per mille assistiti in Italia, che sfiora i 30 in Umbria. Tutte le regioni, tra quelle che hanno attivato la sorveglianza, hanno superato comunque la soglia basale tranne Molise, Basilicata e Valle d’Aosta. E da noi ci sono infatti i numeri peggiori: nel rapporto della seconda settimana di novembre, in base al rapporto dei dodici medici sentinella (numero bassino in effetti), risultavano essere influenzate 10,38 persone ogni mille in Umbria, pari a circa 9mila persone totali. Ma visto l’andamento la stima, secondo i mediici di famiglia, è in netta crescita in questi giorni. E si stima che i piccoli sotto i quattro anni a casa, siano almeno mille in questo momento (quasi 29 ogni mille bambini, su un totale di 28 mila in Umbria), con un rapporto anche per l’età 5-14 anni, che è al 12,511000 con la Lombardia che è l’unica regione messa peggio (13,12) e una media nazionale che non arriva a dieci.

Poi c’è il Covid che vede ormai da più di 15 giorni una curva sostanzialmente piatta: i ricoverati sono stabili (210 con un meno 0,4 per cento rispetto a sette giorni fa). In leggera discesa risultano gli attualmente positivi, 4.412, meno 4,3 per cento, mentre i morti sono ora 2.250, Il tasso di positività dei test è del 18,2 per cento, in calo rispetto al 20,9 per cento di giovedì della scorsa settimana.