Città senza taxi nelle ore notturne. L’odissea di una famiglia romana

Dopo un incidente padre, madre e figlio si ritrovano in mezzo alla strada. La risposta del sindaco

Niente taxi di notte, nemmeno per far fronte alle emergenze. A sollevare il caso è una famiglia di Roma che, sabato sera, è rimasta coinvolta in un incidente stradale in autostrada vicino ad Orvieto, fortunatamente senza conseguenze, e che non è riuscita a trovare un taxi. "Essendo impossibilitati a continuare il nostro viaggio verso Roma, siamo stati dunque costretti a far ricoverare la nostra auto incidentata in un deposito convenzionato con la nostra assicurazione accanto all’autostrada – dice l’uomo che era alla guida –, immediatamente abbiamo contattato l’assicurazione chiedendo di attivare un servizio di transfer che ci avrebbe portato a casa. Una volta arrivati al deposito, circa a mezzanotte, l’assicurazione ci informava che non c’era alcun servizio taxi disponibile in zona e che i tassisti in turno notturno non rispondevano alle chiamate. A quel punto l’assicurazione ci proponeva di pernottare a Orvieto prenotando una camera in un albergo distante circa sei chilometri e mezzo dal punto in cui ci trovavamo-prosegue l’uomo – .Fino alle 2 circa ho personalmente provato a contattare tutti i numeri di taxi presenti sul web e pubblicizzati anche dal Comune senza ricevere alcuna risposta, solo telefoni spenti o segreterie telefoniche. Insomma ci siamo ritrovati letteralmente in mezzo alla strada, senza auto, con un bambino di 6 anni desideroso di riposare, senza cibo, senza acqua, senza alcun servizio, in una città a noi sconosciuta. Essendo in una situazione di emergenza, ancora sotto choc per l’incidente, sono stato costretto a chiamare la polizia. Il commissariato di Orvieto si è subito attivato e ci ha trovato una soluzione, altrimenti saremmo rimasti per strada probabilmente fino all’alba".

Questa la risposta del sindaco Roberta Tardani: "Ho convocato gli uffici competenti per verificare quanto ci è stato segnalato e faremo tutto quello che è nelle nostre prerogative per evitare il ripetersi di tali disagi. Mi sono scusata con la famiglia per il disservizio che ha dovuto sopportare e mi auguro che tale evento non pregiudichi una successiva visita alla nostra città. Le criticità del servizio taxi, che ci sono note e vengono frequentemente segnalate dai nostri operatori turistici, sono alla nostra attenzione. Nei mesi scorsi abbiamo effettuato controlli sulla regolarità del servizio al termine dei quali sono stati anche presi provvedimenti. Sono quattro le licenze autorizzate, ma vista la crescita di turisti e della richiesta nei periodi di maggiore affluenza, stiamo valutando la possibilità di incrementarne di una unità".

Cla.Lat.