Caro-bollette, quante piscine in cattive acque

Mauro Brugnoni (Lacugnana) e Aldo Consolo (Gryphus): "Il nuoto è lo sport che ne risentirà di più. Gli impianti hanno costi insostenibili"

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Il caro-bollette non risparmia nessuno, dagli imprenditori, ai commercianti, alle famiglie. Tutti stanno riscontrando aumenti enormi dovuti all’innalzamento dei prezzi della materia prima, dal gas all’energia.

Anche il mondo dello sport è sottoposto a dura prova, in particolare le associazioni sportive che gestiscono strutture con all’interno le piscine. "Il nuoto è un mondo a sé rispetto a tutti gli altri impianti sportivi - dice Mauro Brugnoni, responsabile della piscina Lacugnana -. Dobbiamo pensare al riscaldamento dell’acqua e alle temperature dell’aria che portano a consumi importanti che in questo periodo storico diventano insostenibili".

Quanto gas consuma un impianto del genere?

"Mediamente arriva a consumare sui 50mila metri cubi di gas all’anno. Il punto è che il prezzo del gas al metro cubo oggi è quintuplicato rispetto al 2019. Abbiamo fatto delle proiezioni, se prima della pandemia annualmente spendevamo 250mila euro, probabilmente ora arriveremo oltre i 900mila".

Avete dovuto aumentare i prezzi degli abbonamenti e dei corsi?

"Sì ma di poco ed è impensabile cercare di coprire i costi con queste manovre. Ora il problema è anche la concorrenza con le altre attività sportive - rivela Brugnoni -. Faccio un esempio: se il corso di nuoto arriva a costare tre volte un corso di atletica, le famiglie, con tutti i costi che già dovranno sostenere, quale opzione sceglierà?

Ci sono soluzioni?

"Ora come ora no, i prezzi continueranno ad aumentare visto che i mesi peggiori saranno quelli invernali. O le istituzioni ci danno una mano - spiega Brugnoni - oppure gli impianti saranno costretti a chiudere. La piscina, come per gli altri gestori, è la nostra casa. Siamo in difficoltà non solo dal punto di vista economico ma anche morale. Per non parlare delle persone coinvolte, abbiamo più di 60 dipendenti nella nostra struttura".

Anche la voce di Aldo Consolo, Presidente della “Gryphus Sporting Club“, si unisce a quella di Brugnoni: "Se lo Stato o la regione non intervengono con dei sostentamenti o contributi noi abbiamo già deciso che a novembre chiuderemo con eventuale riapertura a marzo o aprile. Il nostro poi è un centro sportivo a tutto tondo, con il Covid-19 prima e il caro bollette ora la situazione è ormai impossibile da gestire"

L’aumento dei costi che quote è arrivato a toccare?

"Le riporto l’esempio del costo dell’energia elettrica che è passato dai 2295 euro di febbraio 2021, a più di 9mila euro nel febbraio di quest’anno. E il peggio deve ancora arrivare. Per rientrare dei costi dovrei aumentare i costi dei corsi di nuoto da 80 a 250 euro, ed è impensabile sia perno che per le famiglie giustamente"

Chiuderete anche le altre attività sportive oltre al nuoto?

"Alcune discipline proveremo a tenerle aperte, come il padel ad esempio, per offrire comunque dei servizi alla nostra clientela. Ma quello che si svolge al coperto e che richiede l’emissione di gas rimarrà chiuso".

Andrea Pescari