SOFIA COLETTI
Cosa Fare

Perugia, mostra permanente per Gerardo Dottori

Nuovo allestimento a Palazzo della Penna per il grande pittore futurista

La mostra di Dottori

Perugia, 21 giugno 2016 - Il percorso di forte impatto e suggestione, si snoda al piano seminterrato di Palazzo della Penna. E’ qui che, dopo tre anni di ‘esilio’, è stata riaperta l’esposizione permanente dedicata a Gerardo Dottori, pittore perugino che è stato tra i massimi interpreti del Futurismo, cantore dell’aeropittura nel raffigurare l’armonia del paesaggio umbro. Il nuovo allestimento, collocato dove un tempo c’era la Collezione Martinelli, propone 48 opere tra dipinti e disegni, seguendo un percorso cronologico e in parte tematico che attraversa gli esordi e le prime sperimentazione d’avanguardia, esplode nella maturazione futurista e aeropittorica, passa per la declinazione sacra e approda in una sezione finale, con un apparato documentario e didattico (video, foto d’epoca) fino agli effetti della sua ‘lezione’, con opere di altri futuristi umbri, come Leandra Angelucci Cominazzini, Alessandro Bruschetti, Enrico Cagianelli, Giuseppe Preziosi. I capolavori di Dottori ci sono tutti – il Trittico della velocità, Incendio città, Forze ascensionali, Autoritratto, Flora – , esposti in due stanze, con un’enclave intitolata «I Dottori ritrovati» dove saranno esposti a rotazione prestiti temporanei (tra questi c’è «Tramonto Lunare» della Galleria nazionale). «Siamo partiti dalle opere storiche di Dottori, una decina, da lui donate al Comune nel 1957» raccontai Massimo Duranti che ha curato l’allestimento con Andrea Baffoni, Francesca Duranti, Antonella Pesola e Domenico Cialfi. Poi si sono «affiancate opere di altre istituzioni umbre, come il Consiglio e la Giunta regionale, la Galleria Nazionale e l’Accademia di Belle Arti e quelle in prestito da numerosi privati, che le hanno donate o confermate in comodato». Il lavoro prosegue. «Ci auguriamo che altre istituzioni, come la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, possano contribuire mettendo insieme le diverse opere dell’artista in un unico spazio espositivo a lui dedicato».