
Il Pil dell'Eurozona crescerà dell'1% nel 2025
"L'invasione su vasta scala dell'Ucraina da parte della Russia e le crescenti tensioni commerciali hanno rallentato la ripresa economica in Europa e hanno evidenziato la necessità di approfondire le riforme strutturali. Le sfide geopolitiche che l'Ue si trova ad affrontare richiederanno risposte politiche decise da parte delle istituzioni europee e dei governi nazionali": è quanto si legge nel rapporto economico dell'Ocse sull'Unione europea e l'eurozona presentato oggi a Parigi. "La politica economica - sottolinea l'organismo internazionale - deve sostenere la crescita e creare spazio per nuove esigenze di spesa, come la difesa". Inoltre, per l'Ocse, la "politica monetaria dovrebbe garantire il ritorno alla stabilità dei prezzi". L'organizzazione suggerisce inoltre di riorganizzare e ottimizzare "la spesa del bilancio dell'Ue per fornire risorse sufficienti per le nuove sfide". Mentre "un mercato dell'elettricità più integrato contribuirebbe a ridurre i costi dell'elettricità e a migliorare la competitività". Secondo l'organismo, è inoltre necessario "ridurre il peso normativo e rimuovere le barriere del mercato interno". Un passo "fondamentale per promuovere l'innovazione, il dinamismo economico e la produttività". Il Pil dell'eurozona passerà dallo 0,8% del 2024, all'1% del 2025, all'1,2% del 2026. Al livello dell'Unione europea, il Pil passerà dall'1,1% del 2024, all'1,2 del 2025, all'1,4% del 2026.