Ufo, nuovo avvistamento a Scandicci

Al XX convegno del Gaus, l’ex capitano dell’Air Force, Robert Salas ha parlato di rapimenti alieni e cerchi nel grano

Ufo: realtà o abbagli collettivi? (Archivio)

Ufo: realtà o abbagli collettivi? (Archivio)

Presidente Marchetti, ci parli del’ultimo episodio di ‘avvistamento’ che vi è stato segnalato

 “Si tratta di una persona di circa 67 anni, che fa il contadino per passione, mentre stava sistemando degli arbusti. Ci ha raccontato che era nel bosco, quando a un tratto si è trovato di fronte una sfera molto luminosa, enorme, che dopo essere rimasta immobile per qualche secondo, senza produrre alcun rumore è volata via. Si è molto spaventato, è venuto a riferircelo ma poi è andato via, senza voler lasciare nulla di scritto. Altri tacciono, ed è questo il problema. Le statistiche a livello mondiale ci dicono che viene segnalato appena 1 caso su 7. Infatti, quando al termine di un convegno chiediamo alle persone del pubblico se hanno visto fenomeni alieni, di alzare la mano, rispondono positivamente cinque su dieci, in media. Ma quando chiediamo quanti di loro hanno segnalato la cosa ad associazioni oppure alle forze dell’ordine, la mano non la alza quasi nessuno”.

Quanti sono gli avvistamenti a Firenze e in Toscana?

“Parlando di segnalazioni, dopo anni in cui sono state in forte calo, dal 2000 in poi, dal 2018 c’è stato un incremento, si parla di un migliaio in tutta Italia. La Toscana è tra le Regioni dove sono stati segnalati più casi: circa una ventina nel 2018, e in questi mesi siamo già a una decina. Soprattutto in determinate zone come il pratese, monte Morello, l’Appennino tosco emiliano, la zona di Barberino, le Apuane, le montagne pistoiesi, la Calvana”.

Su Firenze, l’anno scorso sono stati avvistati anche dal Piazzale Michelangelo e sopra il Duomo.

“Lo stesso fenomeno è stato fotografato verso Ponte Vecchio e per un’ora circa. Se si escludono i droni per uso militare, improbabili che stazionino su Firenze, e se si escludono i droni d’uso comune, dal momento che questo fenomeno è durato per circa un’ora, si deve per forza pensare a qualcos’altro”.

Sempre rimanendo a Firenze, una data su tutte: il 27 ottobre del 1954

“Quel giorno sulla città si registrò il passaggio di una serie di oggetti non identificati, anche sullo stadio durante l’amichevole Fiorentina-Pistoiese. Questo fenomeno è passato ala storia come il maggiore avvistamento di massa d’Italia. Tutt’ora però, fior di scettici italiani sostengono che erano stati dei ragni ad aver lasciato quelle ragnatele, portate là dal vento, mentre altri ritengono che l’origine è da rintracciare nel passaggio dei bombardieri inglesi, anche se la guerra mi risulta finita già da qualche anno”.  

La Marina militare Usa ha recentemente confermato che i video che mostrano Ufo sono autentici. Sta davvero cambiando qualcosa?

“Nel caso dei piloti è sempre stato un problema parlare di questi avvistamenti. Teniamo presente la loro condizione, gli obblighi di visite mediche a cui avrebbero dovuto sottoporsi ecc. Perciò da sempre i piloti tendono a dichiarare poco o nulla. Questa nuova presa di posizione è perciò molto importante, perchè se i piloti potessero dire tutto, ce ne sarebbe da raccontare. Io ho tante storie che mi sono state riferite da colonnelli dell’Aeronautica italiana riguardo ad avvistamenti avvenuti anni 80, mai raccontati, per riserbo”.

Perché questi ‘oggetti’ si rendono visibili così spesso? Che idea si è fatto?

“Se si esclude l’ipotesi terrestre, considerate le capacità e particolarità di manifestarsi di questo fenomeno, soprattutto in volo, l’unica cosa che logicamente può portare a una spiegazione è qualcosa che viene da fuori, dunque di extra-trrestre. Su cosa poi nello specifico ‘venga da fuori’ possiamo parlare quanto vogliamo. Comprendo chi è scettico, basta però nel sostenere che si tratta di oggetti militari o di aerei segreti”.

Perché gli Ufo sono così interessati alla Terra?

“Il fenomeno esiste da almeno 60 anni, anche se potrei citare casi risalenti addirittura al Medioevo. Bisogna capire chi c’è dietro questo fenomeno. Dietro il fenomeno Ufo l’ipotesi extraterrestre è una delle tante ipotesi, quella cioè di un’eventuale specie vivente ‘altra’ che governa questo fenomeno. Allora bisogna chiedersi: perché sono qui? Per alcuni, sono qui come noi potremmo essere a studiare una specie animale. Ci stanno osservando con curiosità, ci stanno ‘studiando’, essendoci tra noi e loro troppa differenza di evoluzione. Altri ritengono che sono qui da sempre e che addirittura convivono con noi. Secondo altre teorie più estreme, questi presunti alieni provengono dal futuro: in pratica siamo noi stessi, che possedendo nel futuro delle macchine in grado di percorrere lo spazio temporale, riusciremmo ad andare indietro nel tempo, rendendoci visibili in quello che per noi oggi è il presente. Nell’ambito teorico si può dire di tutto e di più”.

Lei che idea si è fatto?

“Io sono per l’ipotesi extraterrestre e che, plausibilmente, ci stanno “studiando”. La presenza extraterrestre è ormai un’ipotesi non più contestabile, e le ultime notizie confermano le nostre teorie. E rivolgo un appello ai potenziali futuri testimoni di fenomeni alieni: se vedete qualcosa di strano, segnalatecelo”.

Il convegno ha fatto il punto sulla situazione sui venticinque anni dell’associazione, e Marco Baldini, vicepresidente del Gaus, ha presentato la prima collezione di libri di Ufo alla biblioteca delle Oblate. Tra gli altri relatori del convegno, Sabrina Pieragostini è intervenuta sul tema ‘Piloti d’aereo testimoni di avvistamenti Ufo’, l’ingegnere aerospaziale Coen Vermeeren sui più importanti casi ufologici dell’Olanda e del Belgio, Nicola Tosi sulle indagini sui fenomeni aerei anomali degli Appennini, e infine il dibattito con Roberto Pinotti, presidente del Centro Ufologico Nazionale. E poi gli interventi di due esperti di culture sudamericane, la dottoressa Sara Rolando su “I crani allungati del Perù, deformazione artificiale, nuova specie Homo o qualcosa di più?”, e Filippo Sarpa in collegamento Skype dal deserto di Atacama con il famoso contattista Ricardo González.