RICCARDO GALLI
Sport

Orgoglio e prestigio: Coppa Italia, ci risiamo. Esame Parma e obiettivo la finale (da vincere)

Italiano mette il trofeo nel mirino, Commisso vorrebbe alzarlo dopo il ko allo sprint della scorsa stagione. Firenze continua a sognare

Firenze, 5 dicembre 2023 – Eccola la coppa Italia. Si presenta, sulla strada dei viola, domani sera. Turno secco – ovvero, dentro o a fuori fine gara – contro il Parma. Non un avversario semplice semplice, per la verità, ma la Fiorentina non deve o può farsi rallentare da atteggiamenti di rispetto o di falsa prudenza. La coppa è un obiettivo. Punto. E lo è ancora di più se ci si ricorda che nella scorsa edizione, la squadra di Italiano è stata finalista e ha dovuto arrendersi solo alla maggiore qualità della corazzata Inter.

Certo, per dovere di cronaca e per rispetto di quanto accadde nella scorsa edizione, la Fiorentina non ha dimenticato che la strada per la finale fu in qualche modo spianata da quella Cremonese miracolosa che riuscì a far fuori (dalla strada viola) prima il Napoli e poi la Roma. Questo anche per sottolineare una convinzione di tutti, ovvero che salvo super-sorprese, il cammino di quest’anno, nella direzione della finalissima, sarà sicuramente più complicato. Più in salita.

Ma tant’è. La Fiorentina infatti considera la coppa Italia un trofeo da tenere ben centrato nel mirino. E che non si accavalla a quanto di buono si vuole continuare a fare in campionato e anche in Conference.

E allora ecco i veri motivi del match con il Parma. Punto numero uno: evitare che il debutto nella manifestazione coincida con un dispendio di energie troppo pesante. Traduzione: battere ed eliminare gli emiliani nei 90 minuti. Altro che supplementari e rigori.

Punto numero due: sfruttare il mercoledì di coppa, contro un avversario che, seppur di buona qualità, arriva dalla serie B, per chiedere agli attaccanti una notte da protagonisti. Andare avanti nella competizione grazie alle prodezze di Beltran o Nzola che sia, aiuterebbe i centravanti sul piano dell’autostima e dell’orgoglio personale. E farebbe assolutamente bene alle prospettive della squadra stessa.

Punto numero tre: Italiano sa quanto per Commisso e la società, la conquista di un trofeo rappresenta l’occasione giusta e migliore per amplificare il valore del progetto Fiorentina e quindi la coppa Italia, pur senza i miracoli dello scorso anno, ma per la sua conformazione organizzativa (turni da dentro o fuori fino alla semifinale e poi finale secca) è una strada che la squadra viola può permettersi di percorrere e di gestire in modo positivo. Insomma, provarci è un obbligo.