Federico Chiesa, il 'figlio d'arte' col fiuto del gol

In rete agli Europei come papà Enrico 25 anni prima, quando lui non era ancora nato. Un altro 'record' del calcio italiano

Federico Chiesa

Federico Chiesa

Firenze, 3 luglio 2021 -  Si dice “figlio d'arte” e l'espressione calza a pennello per Federico Chiesa, enfant prodige del calcio italiano, messo inizialmente in panchina da Roberto Mancini e riproposto titolare a “furor di popolo” contro il Belgio dopo il gol spacca-partita nei supplementari agli ottavi con l'Austria, a Wembley. Un gol già entrato nella storia, non solo della nazionale italiana ma del calcio continentale.

Per la prima volta, infatti, padre e figlio segnano agli Europei. Enrico, papà di Federico, trafisse la Repubblica Ceca 25 anni fa (14 giugno 1996) a Liverpool, nella gara persa due a uno gli azzurri di Arrigo Sacchi (reduci dalla finale mondiale perduta ai rigori due anni prima contro il Brasile negli Usa). Un quarto di secolo dopo un altro Chiesa mette la sua firma sugli Europei.

Ex stella della Fiorentina con cui è cresciuto calcisticamente, ora punto di forza della Juventus, il 23enne Federico Chiesa, nato a Genova, ha già collezionato 29 presenze con la nazionale azzurra; papà Enrico (bomber di Fiorentina, Parma e Sampdoria) si fermò a 17. Esterno offensivo il figlio, più attaccante di ruolo il padre, ma con lo stesso scatto fulmineo. Poi è difficile non credere che esistano “figli d'arte”.  

Ste. Cin.