
Paolo Mangini, Figc Toscana
Firenze, 30 settembre 2022 - Con un decreto del consiglio dei ministri del vecchio governo, è stato abolito il vincolo sportivo. Con effetto immediato: significa che dal 31 luglio del 2023, i tesserati delle società sportive (nel caso del calcio, all’età di sedici anni, fino a ventiquattro) saranno liberi dal “contratto“ stipulato con la società d’appartenenza.
Lo sport è in subbuglio e si prepara al pressing sul nuovo governo per sperare almeno in uno slittamento dei tempi di attuazione. "Apprendo con preoccupazione dell’approvazione da parte del governo del decreto correttivo relativo alla legge sullo sport - dichiara il presidente del comitato toscano della Figc, Paolo Mangini - nonostante la forte presa di posizione del consiglio nazionale del Coni di due mesi fa ed il parere delle commissioni sport del parlamento in merito ad un necessario differimento delle norme almeno di un anno, affinché le disposizioni in particolare quella relativa all’abolizione del vincolo potessero essere disciplinate in modo tale da tenere in considerazione i legittimi interessi e le esigenze delle nostre società. Sono in continuo contatto con la lega Nazionale, per intraprendere eventuali ulteriori iniziative a salvaguardia delle società dilettantistiche".
L’approvazione del decreto correttivo della legge sullo sport regolamenta anche il lavoro sportivo.
Finora, i rimborsi spese sotto i diecimila euro erano esentasse. Adesso, la soglia si abbassa a cinquemila. Coloro che invece vengono ricompensati per la loro attività con importi fra i 5mila e i 15mila euro all’anno, non si applicano le ritenute fiscali ma quelle previdenziali sì. Oltre i 15mila, entrambe. Per le società significano costi ulteriori da sostenere per i propri staff. O forse tagli drastici da eseguire, in un momento già difficile per i movimenti sportivi minori.