
Allegri con il sindaco Salvetti (Foto Novi)
Livorno, 19 luglio 2019 - L'abbronzatura è quella di chi ama il mare, di chi l'estate non rinuncia alle sue giornate "sui bagni". I capelli sono molto corti. Le battute sono quelle di sempre e l'aria è rilassata. Massimiliano Allegri, che da diverse settimane non è più l'allenatore della Juventus, è stato premiato nella sua Livorno, in Comune, dal sindaco Luca Salvetti.
Un modo per celebrare una congiunzione astrale sportiva che si era già verificata ma comunque molto rara: avere due allenatori scudettati nei due maggiori sport di squadra, ovvero calcio e basket. Dopo la premiazione di Walter De Raffaele è toccato dunque ad Allegri, al suo quinto scudetto consecutivo con la Juventus, l'ottavo di seguito per la squadra bianconera.
Una premiazione che si è trasformata quasi in un'intervista-verità, in un racconto del dietro le quinte della vita del tecnico. Che si prenderà un anno sabbatico, come annunciato, che non allenerà dunque. Tante le domande dei giornalisti. "Sono fortunato - dice Allegri - perché sono livornese e so sdrammatizzare, dunque nei momenti di grande pressione ho saputo alleggerire la tensione".
Ma uno degli ingredienti importanti della sua vita resta il mare. Quello verso cui deve scappare quando è lontano. "Dopo un po', vivendo fuori, sento la necessità fisica di andare di fronte al mare e dunque vengo a Livorno", racconta riferendosi a questi lunghi e intensi anni torinesi. Tra gli argomenti toccati, la Livorno città dello sport. "Tanti sono stati i campioni livornesi a livello mondiale - dice Allegri - E' importante che in questa città si curino gli impianti. E' importante per i ragazzi. Lo sport è educazione, che poi gli servirà nella vita, in più si tolgono dalla strada".