Fiorentina in lutto: è morto Ardico Magnini, eroe del primo scudetto

Aveva 91 anni: era il terzino della grandissima squadra che vinse il titolo nel 1955-56. I funerali lunedì 6 luglio alle 10 nella chiesa di San Gervasio

Ardico Magnini con il gagliardetto dei 90 anni della Fiorentina

Ardico Magnini con il gagliardetto dei 90 anni della Fiorentina

Firenze, 3 luglio 2020 - Si è spento all'età di 91 anni Ardico Magnini, uno degli eroi del primo scudetto della Fiorentina, nel 1955-56. Era nato il 21 ottobre 1928 a Pistoia e proprio con gli arancioni comincia a mettersi in luce come mezzala. Da ragazzo è tifoso del Bologna, ma quando si tratta di scegliere tra rossoblù e viola per fare il grande salto in serie A, Ardico Magnini non ha dubbi: e sceglie il viola.

Così, da Pistoia arriva a Firenze alla corte di Luigi Ferrero (che lo trasforma da mezzala in terzino) e poi con Fulvio Bernardini e la fantastica squdra di Sarti, Julinho, Montouri, Virgili, Rosetta, vince lo scudetto con 12 punti di vantaggio e scrive pagine esaltanti (anche se non abbastanza vincenti) negli anni successivi.

Grande forza fisica, temperamento (gioca e segna anche da zoppo), simpatia trascinante con battute e imitazioni esilaranti,. Magnini è un cuore viola vero, amatissimo dai tifosi di tutte le generazioni.

Esordisce in serie A in Fiorentina-Napoli del 21 gennaio 1951. Poi, con Bernardini, il trionfo tricolore e quella serie di secondi posti che anche oggi non possono che suscitare rammarico nei tifosi viola. E' protagonista (suo malgrado) anche della finale di Coppa dei Campioni contro il Real Madrid (il 30 maggio 1957 in casa dei "blancos" spagnoli) quando l'arbitro olandese Horn assegna un rigore contro i viola per un fallo di Magnini che è chiaramente fuori area.

Nei suoi otto anni in viola gioca 225 partite di campionato e le sue doti lo portano (insieme ai compagni del "blocco viola") a vestire la maglia della Nazionale per 20 volte. La prima è il 26 aprile 1953 in Cecoslovacchia-Italia 2-0.

Magnini è rimasto sempre legato alla Fiorentina e a Firenze (città che non ha mai lasciato) e per i tifosi di tutte le età resta uno degli eroi viola più amati e non solo per quello splendido scudetto. Per lui il valore dell'amicizia è sempre stato centrale ed è anche la forza in più che ha spinto la sua Fiorentina verso il successo. «Eravamo una persona sola, tutti uniti, tutti amici, una famiglia».  

Nella vita privata vive una bellissima e lunga storia d'amore con la moglie, Anna Maria Gianni. Una storia nata a Pistoia quando il giovane Ardico era alle prime armi nella Pistoiese.

Un matrimonio durato 68 anni (ai quali va aggiunto il periodo di fidanzamento) che ha visto Anna Maria e Ardico sempre insieme nel condividere le gioie di una vita intensa e ricca di emozioni (come, appunto, la vittoria dello scudetto viola)  ma anche i dolori, come la perdita del figlio Fabrizio nel maggio del 1991.  Proprio la morte della moglie, nel gennaio 2020, ha ulteriormente debilitato Magnini già alle prese con una lunga malattia.

Adesso Firenze piange la morte di uno di quei ragazzi che l'hanno fatta sognare, uno di quei ragazzi scapestrati, ma uniti come ricordava il grande Ardico: «Eravamo dei ragazzi spensierati, a volte scapestrati, ma quando entravamo in campo ognuno si tirava su le maniche e giù “botte dell’ottanta"». Un altro calcio, ma la leggenda di Ardico Magnini resta e resterà senza tempo e sempre nel cuore di Firenze e del popolo viola. I funerrali si svolgeranno lunedì 6 luglio alle 10, a Firenze, nella chiesa dei Santi Gervasio e Protasio, dove la salma sarà esposta a partire dalle 9 di sabato 4 luglio.

 

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