
Nibali con il pisano Michele Pallini
Firenze, 25 Luglio 2018 – Attorno a Vincenzo Nibali c’è sempre stata “tanta” Toscana. Non solo gli sportivi ed i tifosi, come quelli di Mastromarco di Lamporecchio in primis ma anche addetti ai lavori. Nello staff medico di Nibali c’è per esempio il dott. Emilio Magni, pratese che abita a Vaiano, mentre dal 2008 il fido fisioterapista del campione è il quarantasettenne pisano Michele Pallini.
Entrambi sono al Tour e naturalmente hanno vissuto la settimana scorsa una giornata movimentata e sofferta nella tappa dell’Alpe d’Huez quando Vincenzo Nibali è finito a terra, per colpa di uno sportivo. “Anche in quell’episodio – dice il dott. Magni – Vincenzo ha dato una dimostrazione di stile non perdendo mai la calma, e nonostante il forte dolore, non ha inveito contro qualcuno. Una grande lezione per tutti. Al momento prosegue la riabilitazione presso un centro vicino a casa sua a Lugano. Ha il busto, noi lo stiamo seguendo in questa fase di recupero, tra una quindicina di giorni sarà effettuata un’altra risonanza magnetica". Nessun problema per la Vuelta ed i mondiali.
“Applicheremo una strumentazione per accelerare la calcificazione con degli elettrodi in corrispondenza della vertebra compressa, dovrà tenerla il più possibile anche 12 ore al giorno. E’ un programma non semplice – aggiunge il dott. Magni – perché l’incidente è meno banale di quanto si potesse pensare in un primo momento, ma ci conforta la sua forza, la sua reazione, la sua tranquillità nonostante tutto”.
Tra pochissimi giorni entrerà in azione anche il fisioterapista Michele Pallini che ha ormai familiarità con i muscoli dei campioni (è nel ciclismo da 22 anni) e soprattutto con quelli di Vincenzo Nibali che ebbe modo di conoscere per la prima volta nel 2007 in occasione di un raduno della nazionale preolimpica in Cina. Ha iniziato con Nibali alla Liquigas, poi all’Astana, infine alla Bahrain Merida.
Che sui successi di Vincenzo ci siano anche le mani di Michele Pallini non ci sono dubbi. “Le più belle soddisfazioni la vittoria al Tour, i trionfi al Giro d’Italia e alla Vuelta “. All’Alpe d’Huez la giornata più amara. “Ma ricordiamo – dice Pallini – anche la caduta nella prova in linea alle Olimpiadi, quella ai Mondiali di Firenze nel 2013. Vincenzo era in ottima condizione poteva essere un grande protagonista del Tour che si conclude domenica, ma non ne parliamo più di quei momenti in cui il mondo sembra caderti addosso”.
Pallini ha corso in bici (lo ricordiamo fino alla categoria juniores) ha giocato anche a calcio come difensore, e con Nibali c’è un rapporto strettissimo. “Siamo veramente amici, lo seguo da 10 anni. Le sue vittorie mi emozionano, ma la prima reazione è di pensare subito al giorno dopo, spesso rivedo le imprese di Vincenzo a distanza di tempo e mi emoziono”. Quando entrerà in azione Pallini in questa fase? “Sarà un piano fisioterapico a base di elettrostimolazione e massaggi da programmare con lo staff sanitario. La Vuelta non è lontana (il via è previsto il 25 agosto) e la speranza è che Vincenzo sia pronto a prendere il via per preparare in maniera scrupolosa l’appuntamento mondiale in Austria al quale pensa da mesi”.