Isola dei Famosi, chi è il visconte Guglielmotti: "La mia Capalbio, glamour e discreta"

Il programma Mediaset vede tra i protagonisti un nome molto conosciuto nella Maremma chic

Il visconte Guglielmotti

Il visconte Guglielmotti

Capalbio (Grosseto), 17 marzo 2021 - Al mio bel castello. Lo lascia nell'alto Lazio, a Montalto di Castro,  per naufragare, il visconte Ferdinando Guglielmotti, uno degli ultimi vitelloni. Il playboy della Maremma che si è tuffato all'Isola dei famosi.  Ma chi è? Un amico degli amici della grande bellezza in salsa capalbiese. 

Uno di quei belli e capricciosi, single impenitente, da feste fino all'alba, quando le feste si potevano fare. Un cinquantacinquenne che va gomito a gomito con i conquistatori che plasmano la nuova Capalbio. I ricchi, anzi ricchissimi. I nobili, anzi nobilissimi.

«Nobiltà papalina nera, manager, banchieri, finanzieri, ma anche artisti, attori e pierre», dice il visconte Guglielmotti. Insomma, il bel mondo romano, milanese, fiorentino. L’approdo degli eredi dei padri fondatori che avevano scoperto e amato quella Maremma selvaggia senza però viverla con la mondanità di adesso e senza colonizzarla di amici, figli, conoscenti e generici prossimi che almeno valgano l’invito a una festa da mille e una notte. 

Quel giro di conoscenze tra i nuovi proprietari di casali ristrutturati ispirandosi a un lusso garbato, oltre alle seconde e terze generazioni di Caracciolo, Borghese, Odescalchi, Pietromarchi, de Saint-Just, Puri Negri, Ruffo di Calabria, ci sono il supermanager Carlo Clavarino, l’imprenditore del lusso Lorenzo Bassetti, i banchieri Fabio Gallia e Ignazio Carrassi del Villar, l’architetto Guelfo di Carpegna, la presentatrice televisiva Barbara D’Urso, il figlio della diva Audrey Hepburn Luca Dotti, il conte Gelasio Gaetani Dell’Aquila D’Aragona Lovatelli.

La lista non si esaurisce qui. Ci sono i nomi di Isabella Borromeo Brachetti Peretti, Jacaranda Caracciolo Falck, Matteo Marzotto, Paolo Scaroni, Alberica Brivio Sforza, Patrizia Memmo Ruspoli per non far l’elenco troppo lungo.

Visconte Guglielmotti, dicono di lei che è il playboy della Maremma... «Assolutamente no! Sono solamente chiacchiere nate dal fatto che mi accompagno spesso a donne molto belle e sono ancora scapolo...».

Lei è anche un imprenditore: produce formaggi, un’azienda d’eccellenza che porta avanti anche una lunga tradizione familiare.

«Per anni ho odiato la mia azienda, colpevole di trattenermi troppo a lungo in questo territorio. Oggi invece sono felicissimo di essere alla guida della più antica industria casearia del Lazio (a Montalto di Castro, ndr) appartenente alla stessa famiglia e sono pronto a affrontare le sfide del mercato internazionale».

Lei però è un giramondo. In Maremma ha cominciato a fermarsi da qualche anno. Prima per lei la vita estiva era solamente  Costa Azzurra, Saint Tropez, Capri, Sardegna. Cos’è cambiato per farla decidere a restare qui?

«In Maremma, ma soprattutto a Capalbio, è cambiata la gente. Sono cambiati i frequentatori. Oggi sono persone allegre, raffinate, interessanti, colte e internazionali di ogni fascia d’età, che amano divertirsi aprendo le proprie bellissime case per feste spumeggianti che terminano regolarmente all’alba».

Perché dice che il Pd non esiste più e sostiene che i radical chic siano ormai estinti?

«Il Pd e tutta la sua nomenklatura che ha contribuito negli anni passati a creare Capalbio sono completamente spariti o, meglio, non se ne avverte più la presenza. Potremmo dire che i radical chic hanno lasciato il posto a persone molto chic ma non più radical...».

Qual è la cifra della nuova Capalbio?

«La bellezza del suo territorio arricchita da una vita sociale molto intensa, molto glamour ma molto discreta».

So che non si chiede, ma è vero che lei è il toy boy di Barbara D’Urso?

«Assolutamente falso! Barbara è una mia carissima amica e poi, soprattutto, sono troppo vecchio per lei!».