Il trend di crescita "Importante conferma Turismo e moda sono settori trainanti"

L’assessore regionale all’economia Marras: "Il Pnrr avrà un grande impatto a livello dei progetti. Gli investimenti ammontano a 6,2 miliardi di euro. Ed i benefici si avranno per lungo tempo".

Il trend di crescita  "Importante conferma  Turismo e moda  sono settori trainanti"

Il trend di crescita "Importante conferma Turismo e moda sono settori trainanti"

di Monica Pieraccini

FIRENZE

Le previsioni economiche d’inverno dicono che l’Europa e l’Italia sono riuscite ad evitare la recessione. Qual è la situazione della Toscana? Lo abbiamo chiesto all’assessore regionale all’economia e turismo, Leonardo Marras.

Come stanno le aziende toscane?

"Possiamo dire che stanno abbastanza bene. Nel 2022 si è confermato il trend di crescita post pandemia avviata nel 2021, pur con segnali di rallentamento legati al consistente aumento dei prezzi dovuto alla guerra. Il fatturato è aumentato, soprattutto per le imprese di maggiori dimensioni, e nel primo semestre anche la produzione industriale ha proseguito a salire, recuperando i livelli del 2019. E poi l’export. L’espansione della domanda, infatti, ha inciso positivamente sulle esportazioni toscane che, già tornate nel 2021 sui livelli pre-crisi, sono aumentate, sebbene a un ritmo inferiore rispetto all’anno precedente e alla media del Paese".

Quali sono i settori che vanno meglio e hanno recuperato rispetto al 2019 e quali vanno peggio?

"Tra i settori che hanno recuperato di più, ci sono sicuramente il turismo, con la ripresa dei flussi internazionali e la fine delle limitazioni pandemiche, ed il sistema moda, con i distretti orafo, tessile, calzaturiero e della pelletteria. Segno positivo anche per il cartario lucchese e per il marmo di Carrara. Buona crescita, soprattutto nell’export, dell’agroalimentare. Tra i settori, invece, in difficoltà, c’è sicuramente quello delle costruzioni".

Che impatto avrà il Pnrr sul territorio regionale?

"Un grande impatto. Le risorse arrivate in Toscana con il Pnrr ammontano a 6,2 miliardi di investimenti per quasi 5mila progetti. Già oggi abbiamo assegnato risorse a 4983 progetti che dovranno essere conclusi entro il 2026. Secondo Irpet, i progetti del Pnrr avranno importanti ricadute sull’economia regionale: le stime indicano un aumento medio annuo di 0,5 punti percentuali del Pil, per un totale di 2,9 miliardi di risorse aggiuntive che saranno state generate alla fine del 2026. Inoltre, ed è un altro dato da non sottovalutare, per i prossimi cinque anni serviranno oltre 10mila lavoratori in più ogni anno per concretizzare i progetti del Pnrr, per un incremento medio annuo dell’occupazione dello 0,7%. Anche dopo che il Pnrr cesserà, se avremo usato bene le risorse, potremmo innalzare in modo permanente il nostro ritmo di crescita. Nell’arco di un decennio può significare un aumento di 5,7 punti di Pil nell’ultimo anno".

Quali saranno nel 2023 le iniziative della Regione a sostegno delle imprese?

"Stiamo preparando il complesso delle misure di aiuto allo sviluppo regionale. Intanto, alcune settimane fa abbiamo approvato un atto che mette a disposizione 130 milioni per sostenere, attraverso strumenti finanziari per favorire l’accesso al credito delle imprese, incentivare la creazione di nuova impresa femminile e giovanile e, più in generale, limitare i costi crescenti del denaro, gli investimenti delle imprese toscane. A questa "leva finanziaria" si aggiungono i circa 400 milioni di fondi europei che il POR Fesr dedica alle imprese con una serie di misure articolate tra R&S, innovazione, start up innovative, trasferimento tecnologico, internazionalizzazione. Con il 2023, quindi, parte il periodo di programmazione ed avremo a disposizione per i prossimi 5 anni 530 milioni complessivamente che saranno fondamentali per la crescita della Toscana".