Fusioni e acquisizioni "Scelta strategica per essere competitivi"

FIRENZE

"Il tessuto imprenditoriale italiano è sempre stato caratterizzato da una rete di piccole medie imprese (Pmi) e da un numero più ridotto di grandi aziende. Per questo le operazioni di M&A, ovvero le fusioni e acquisizioni, sono fondamentali". A spiegarlo, Federico Mussi, partner di PwC Italia . "In un mercato sempre più caratterizzato da grandi players – spiega – il raggiungimento di una "massa critica" in termini dimensionali è cruciale per attivare economie di scala e migliorare il posizionamento competitivo sui mercati esteri".

Visto che gli imprenditori hanno bisogno di attuare percorsi di consolidamento e crescita, la modalità più veloce è attraverso l’acquisizione o la fusione. Queste operazioni permettono di accedere a nuovi "know-how", prodotti, clienti, mercati e competenze manageriali. "Le società – prosegue Mussi – possono così creare collaborazioni e raggiungere dimensioni competitive anche sul mercato internazionale. Nel nostro Paese, queste operazioni hanno visto un’accelerazione nel post pandemia. Nel 2022, infatti, ce ne sono state circa 971 in Italia (+31% rispetto al 2021), per circa 89 miliardi di euro (+11% rispetto al 2021). Tuttavia, nel 2022, l’attività di M&A è stata frenata dall’incertezza geopolitica e dalla guerra russo-ucraina".

I fattori che hanno contribuito a mantenere i numeri delle operazioni M&A sopra i livelli pre-pandemici sono stati la resilienza delle catene di fornitura, la necessità di ottimizzare il portafoglio prodotti, la crescente importanza delle tematiche Esg e la spinta alla digitalizzazione. "Si prevede che questi fattori – conclude Mussi – continueranno a essere alla base delle operazioni durante tutta la prima metà del 2023, malgrado la crescente incertezza economica".

Li.Cia.