Firenze pronta alla sfida "Insieme ce la faremo L’ostacolo più alto? I tempi della burocrazia"

Dario Nardella, sindaco di Firenze e della Città Metropolitana: "Siamo un esempio per tutti in Italia: stiamo rispettando con rigore i tempi per le opere finanziate. E c’è molto di più".

Firenze pronta alla sfida  "Insieme ce la faremo  L’ostacolo più alto?  I tempi della burocrazia"

Firenze pronta alla sfida "Insieme ce la faremo L’ostacolo più alto? I tempi della burocrazia"

di Paola Fichera

La sfida del Pnrr si fa sempre più incalzante: ottenuti i fondi dall’Europa, ora è importante che la burocrazia non rallenti i progetti e la realizzazione delle opere.

Sindaco Nardella, Firenze e l’area metropolitana a che punto sono?

"Siamo molto ottimisti. I nostri progetti in totale valgono un miliardo e mezzo di euro e Firenze sta rispettando rigorosamente tutti i tempi previsti per le opere finanziate, dalle più piccole alle più impegnative, con uno sforzo immane per impiego risorse umane e complessità amministrative. Sono orgoglioso di questi risultati: Firenze può essere un ottimo esempio a livello nazionale. Col Pnrr sono stati finanziati 60 progetti del Comune di Firenze e di questi 30 sono già stati aggiudicati o sono già in gara. Tra i progetti comunali finanziati ci sono il completamento del sistema tramviario (729 milioni), la riqualificazione dello stadio e dell’area di Campo di Marte (197,2 milioni), nuovi bus a emissioni zero (48,4 milioni), investimenti in scuole, mense, musei e strutture comunali (49,4 milioni), realizzazione e rigenerazione impianti sportivi (13,2 milioni). Per la Città metropolitana ci sono progetti per cultura e inclusione sociale per 85,4 milioni, per il potenziamento della rete idrica (59 milioni), progetti di sport (16,4 milioni) e per la riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica per 22,3 milioni".

Un problema reale è quello del personale tecnico che serve per portare a termine i progetti e le gare per le opere finanziate con il Pnrr.

"In questi mesi ci siamo concentrati molto sulle assunzioni. Nel 2022 sono stati stipulati 1.099 contratti di lavoro (a tempo determinato, indeterminato, part time) con 472 assunzioni di ruolo e 14 procedure selettive, mentre sono stati formati 3.560 dipendenti per una spesa di 236 mila euro. Avere personale qualificato è fondamentale per affrontare le procedure amministrative molto complesse dettate dai progetti Pnrr, ma questo vale non solo per le pubbliche amministrazioni ma anche per le imprese. Il 2023 può rappresentare un anno di svolta dopo il Covid perché cominciamo con le gare e l’affidamento dei lavori. La congiuntura economica è favorevole per tutta l’area metropolitana".

Più volte lei è intervenuto per dare ai sindaci maggiori poteri ed evitare le trappole di procedure burocratiche lunghe. Si può fare qualcosa?

"Tutti in Italia si lamentano dei problemi, delle inefficienze, dei rischi di corruzione, degli appalti delle pubbliche amministrazioni. Nessuno ha il coraggio a Roma di fare l’unica vera battaglia che può cambiare il Paese, ovvero quella alla burocrazia. Il più grande scoglio per l’attuazione del Pnrr è questo. Serve una vera semplificazione, come chiediamo noi sindaci da anni a tutti i governi, senza rallentare le procedure di affidamento dei lavori già avviate. Ora o mai più".

L’altra sfida è quella dello sviluppo sostenibile, Firenze e l’area metropolitana sono riusciti a fare dei passi avanti?

"In questi anni abbiamo puntato molto sulla sostenibilità ambientale: dalle nuove tramvie allo sviluppo delle piste ciclabili, dalla mobilità elettrica al car e bike sharing, ma anche nuovi alberi e un nuovo piano per il riciclo dei rifiuti che faccia arrivare la raccolta differenziata al 70%. Se guardiamo ai finanziamenti legati al NextGenerationEu ed in particolare i Fondi React-Eu, Firenze avrà 80 milioni e di questi oltre la metà sono legati all’ambiente con interventi per l’efficienza energetica di scuole, impianti sportivi, uffici; per i giardini pubblici con la rifunzionalizzazione di spazi verdi e il recupero di aree attualmente non utilizzate o sottoutilizzate; per la realizzazione del nuovo parco urbano Florentia; per interventi di forestazione urbana".

Il turismo è una grande risorsa anche dal punto di vista occupazionale, ma il centro storico soffre di un’invasione sempre meno controllabile. A che punto è l’iter per la legge popolare che lei ha proposto per salvaguardare le città d’arte?

"La mia proposta di legge di iniziativa popolare ha come obiettivo quello di dare uno stimolo al Parlamento perché in tempi brevi possa mettere un freno a questa deregulation sempre più incalzante. Purtroppo le elezioni hanno fatto registrare una battuta di arresto nell’iter ma è mia intenzione ripartire al più presto con maggiore slancio. Per questo convocherò una riunione con tutti i parlamentari eletti nell’area fiorentina, di ogni colore politico, per discutere delle nuove esigenze della nostra città alla luce della fortissima ripresa del turismo dopo la pandemia. Occorrono nuove norme, più adeguate ai tempi, per regolare gli affitti turistici".